L’Australia sta vivendo un momento molto critico, la ricerca dell’oggetto smarrito non ha ancora prodotto risultati positivi
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Questa vicenda ha come protagonista una società australiana. Si tratta della più grande produttrice di ferro minerale del paese. Di fatto non è la prima volta che questa compagnia si trova inguaiata in situazioni molto pesanti. Nel 2020 infatti, la Rio Tinto, questa la sua denominazione, aveva avuto problemi riguardanti i diritti dei popoli indigeni. Aveva distrutto una grotta aborigena risalente a 46mila anni fa. Questa volta si tratta di un trasporto eccezionale ed estremamente pericoloso.
La storia è cominciata lo scorso gennaio quando un camion è partito dalla miniera di Gudai Darri, nella remota regione di Kimberley, in direzione Perth. Questo trasportava diverse merci, tra le quali una davvero particolare. Era un dispositivo contenente una minuscola capsula di cesio 137.
Un materiale altamente radioattivo, utilizzato per alcune misurazioni. Questo è stato prelevato presso il sito minerario il 12 gennaio e successivamente portato in un deposito di periferia da una società in subappalto. Ma quando gli addetti hanno fatto il controllo merci, qualcosa è andato storto.
In Australia ancora si cerca l’oggetto smarrito
Durante l’ispezione l’indicatore è stato trovato rotto. All’interno però non vi era traccia della capsula radioattiva, era sparita. Secondo le autorità le vibrazioni del mezzo di trasporto avrebbero potuto causare l’allentamento delle viti di montaggio. In questo modo il contenuto era fuoriuscito dalle fessure per cadere nel cassone.
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Le autorità australiane e la società Rio Tinto, hanno subito organizzato una squadra d’emetgenza, una vera e propria task force. Nel team c’ erano anche esperti di materiali radioattivi che avrebbero utilizzato strumenti tecnologici all’avanguardia. L’obiettivo naturalmnete era quello di ritrovare la capsula, che tra l’altro è minuscola.
Purtroppo non vi è stato alcun ritrovamento, per cui il 25 gennaio, è iniziata una caccia di emergenza lungo un percorso di 1.400 km. Il Dipartimento australiano dei vigili del fuoco ha dichiarato che l’oggetto ha un diametro di soli 6 mm ed una lunghezza di 8 mm. E’ così piccolo che potrebbe essere ovunque, persino incastrato nel copertone di un veicolo di passaggio.
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L’amministratore delegato della società Rio Tinto, Simon Trott, ha dichiarato che il trasporto era stato affidato ad una società terza, ma si è comunque scusato. La situazione è grave perché una piccola quantità di Cesio-137 à altamente radioattivo. Può causare forti danni anche alla pelle, come ustioni, o malattie da radiazioni.