La multa arriva fino a 350 euro: controlla bene dove getti i gusci delle uova

Sapere dove buttare la spazzatura differenziandola nel modo giusto è importante per l’ambiente e per il nostro portafogli

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Guscio-Pixabay-OrizzontEnergia.it

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Per cominciare diamo un’occhiata alla legge a cui dobbiamo attenerci per non incorrere in sanzioni. Nella normativa italiana, i rifiuti sono definiti come qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia l’intenzione, o l’obbligo, di disfarsi. Il riferimento è il decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152, cosiddetto Testo unico ambientale, modificato successivamente nel 2010, in attuazione della direttiva 2008/98/CE.

Per disfarsi intendiamo comprendere ogni operazione di smaltimento o recupero. Tutti noi abbiano a che fare con scarti di vario genere nel nostro ambito domestico. Abbiamo il compito di impegnarci affinché lo smaltimento possa avvenire in modo da impattare il meno possibile sull’ambiente.

Si tratta certamente di senso civico ma non solo, perché di fatto è un obbligo legislativo. Questo significa che vi sone delle regole da attuare e da rispettare a cui seguono delle sanzioni. Se non le conosciamo è meglio prenderne visione in modo da apprenderne le linee guida.

I Comuni, le aziende o le cooperative gestiscono la raccolta porta a porta nei luoghi residenziali. Abbiamo tutti degli appositi contenitori, di vario colore, dove riporre il giusto materiale di scarto. Dobbiamo anche sapere che per chi non smaltisce nel modo giusto sono previste delle multe che vanno da un minimo ad un massimo.

Impariamo a differenziare nel modo giusto per evitare multe salate

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Differenziata-Freepik-OrizzontEnergia.it

Cerchiamo ora di fare chiarezza su alcuni tipi di residui che possiamo ritrovare nelle nostre cucine. Ci sono casi in cui potremmo fare confusione ed incappare in dubbi ed errori. Alcuni di noi possono pensare che tutto ciò che arriva dalle pietanze sia da considerare come organico.

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Non sempre però è così, dipende di che cosa si tratta. Per esempio, quando cuciniamo il pesce, o meglio i molluschi, rimangono i loro gusci. Di primo acchito, senza pensarci troppo, li butteremmo nell’umido. Ma non è la cosa giusta da fare. La loro composizione, infatti, comprende anche carbonato di calcio, ossia materiale calcareo inorganico.

Ecco perché il loro posto è nell’indifferenziato. Per cui, quando ripuliremo i piatti con gli scarti delle vongole o delle cozze sapremo cosa fare. Un altro dubbio potrebbe riguardare gli scarti della frutta secca. In questo caso però sono organici per cui vanno insieme al resto degli alimenti.

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Infine ci sono le uova che, tra l’altro, usiamo molto per innumerevoli preparazioni. Dove gettiamo i loro gusci? Essendo biodegradabili al 100% vanno nell’umido. E’ importante avere queste nozioni per evitare di incorrere in multe che possono essere anche molto alte.

Ricordiamoci anche che con tutti i materiali organici possiamo fare del compost. Un nutrimento ricco e naturale perfetto se abbiamo giardino, orto o anche piante in vaso. Per accelerare i tempi di maturazione è meglio sminuzzare gli scarti di cucina e tritare i gisci, compiti che possono essere facilitati dal biotrituratore. A seconda delle stagioni, bastano pochi mesi per completare un ciclo ed ottenere del compostaggio maturo, facile da fare e sicuro, da utilizzare perché fatto da noi.

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