Pannelli fotovoltaici e idrogeno: la trovata geniale dei ricercatori del Michigan
L’Università del Michigan segna le prime tracce nel percorso da seguire verso un’economia più sostenibile. Lo fa identificando nell’idrogeno l’elemento chiave per la produzione di energia solare. L’idrogeno è infatti un vettore molto efficiente di trasmissione energetica.
Soprattutto, la combustione dell’idrogeno non determina emissioni di gas serra, elemento fondamentale nella produzione di energia pulita. La combustione dell’idrogeno produce infatti dell’innocuo vapore acqueo. L’idrogeno va tuttavia estratto dal metano o, in alternativa, dall’acqua.
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L’estrazione è un processo dispendioso, pertanto le ricerche si stanno orientando proprio verso metodologie alternative e più economiche di produzione. La soluzione? I ricercatori hanno identificato in un particolare pannello solare la chiave di volta al problema.
Suddetto pannello sarebbe capace di scindere l’acqua nelle sue molecole basilari, idrogeno e ossigeno, servendosi di un processo analogo a quello della fotosintesi clorofilliana. Attraverso la fotosintesi le piante si servono del sole per convertire l’anidride carbonica e l’acqua in glucosio (nutrimento) e ossigeno.
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Il team ha applicato lo stesso fenomeno adattandolo però al funzionamento di un pannello solare proprio per ottenere un risultato simile implicando però acqua e idrogeno. Il pannello scinde quindi l’acqua in idrogeno e ossigeno.
Le celle fotovoltaiche del pannello catturano l’energia solare e la impiegano per alimentare un processo fondamentale di elettrolisi capace di scindere l’acqua in idrogeno e ossigeno, i suoi due atomi portanti. L’idrogeno così ricavato può essere usato come combustibile o come materia prima.
L’idrogeno si presta infatti come materia prima per la produzione di combustibili sintetici, come l’ammoniaca. L’ossigeno può essere impiegato per soddisfare scopi medici o industriali. La produzione è interamente sostenibile, pulita e rinnovabile.