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Giardinaggio

Causa seri danni a volte irreparabili: scopri come cogliere i segnali

Il ciclamino è un fiore invernale, tuttavia, anche questo può subire dei gravi danni per il gelo: come riconoscerne i sintomi.

Ciclamini in balcone (Canva) – Orizzontenergia.it

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Nonostante sia una pianta invernale, il ciclamino è suscettibile al freddo e può riportare seri danni per via delle gelate, fenomeno da non sottovalutare mai. In realtà, questa bella pianta non ama temperature troppo basse e, al di sotto degli 8/10 gradi, inizia a soffrire. Le gelate notturne, dunque, possono metterne a repentaglio la sua salute. Come intervenire?

I sintomi di una classica gelata sono ben visibili sulla pianta. Ad esempio, i germogli faticano ad aprirsi durante la giornata, oppure risultano secchi, mentre le foglie presentano un colorito più scuro del solito e tendono ad annerirsi. Gli steli, invece, che solitamente tendono verso l’alto, si afflosciano e penzolano. Il danno più frequente del gelo, inoltre, sono le spaccature sulle foglie e sui petali.

I danni gravi del gelo sul ciclamino: come intervenire per la cura

Pianta di ciclamino in vaso (Canva) – Orizzontenergia.it

Le spaccature che si intravedono sulle foglie e sui petali, possono anche estendersi nel giro di poche ore. Come intervenire? Prima di tutto, bisogna fornire i giusti nutrienti, soprattutto durante l’inverno, per rafforzare la pianta e mantenerla in salute, pronta per combattere il freddo. In questo modo, il ciclamino potrà far fronte al gelo.

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Di notte, è bene coprire i ciclamini con dei teli, specie se la temperatura scende sotto i 10 gradi. In questo modo, il gelo non si abbatte sulla pianta e non può danneggiarla. In condizioni estreme, come vento forte, pioggia e grandine, se possibile, meglio spostare il ciclamino in un ambiente riparato, con temperatura fresca di circa 15/18 gradi.

Se la chioma della pianta è danneggiata o la consistenza del bulbo è molliccia, il ciclamino è stato colpito da una gelata. In questo caso, si può intervenire con delle potature mirate e con interventi di pulizia. Si possono eliminare le parti compromesse, marce, bruciate e rinsecchite. Basta utilizzare delle cesoie sterilizzate.

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Inoltre, se il bulbo è molle e le radici sono marce o annacquate, meglio non annaffiare. I ristagni idrici, infatti, possono aggravare la situazione del congelamento. Meglio posizionare la pianta in una zona luminosa e aspettare che il terreno e tutto l’apparato radicale si asciughino. Nel giro di poco tempo, il ciclamino dovrebbe riprendersi, ma attenzione ai cambi repentini di temperatura.

Andrea Cerasi

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.

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