La scoperta scientifica che potrebbe cambiare tutto a favore della transizione energetica: vediamo insieme di cosa si tratta e tutte le implicazioni del caso
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La transizione energetica in questo periodo storico sta rivoluzionando il mondo che la sta attuando. Molte le innovazioni scientifiche che mirano a soddisfare gli obbiettivi prefissi, come la decarbonizzazione del Pianeta e il net-zero. Riscaldamento globale, climate change sono i principali nemici dell’atmosfera terrestre con le note ricadute nefaste sui nostri ecosistemi.
La ricerca continua incessante sia nella direzione delle innovazioni scientifiche sia in quella della reperibilità di fonti alternative rinnovabili. Sole, vento, acqua sono le principali alleate dei cambiamenti volti a transitare verso la produzione di energia pulita e sostenibile. ma non sono le uniche. recentemente una scoperta europea potrebbe cambiare il mondo green.
Il giacimento che cambierà il mondo
Siamo a Kiruna, nel profondo nord della Svezia, e qui è stato scoperto un importante giacimento di terre rare. In Europa è il più grande mai ritrovato con il suo milione di tonnellate di minerali. Le terre rare infatti sono un gruppo di 17 elementi chimici facenti parte della famiglia dei metalli. La loro importanza strategica rispetto alla transizione energetica deriva dalle loro proprietà chimiche che possono realizzare prodotti di alta tecnologia.
Sono essenziali per l’industria tecnologica ed elettronica, come televisori, computer, batterie, cellulari, ma anche per la tecnologia verde come pannelli fotovoltaici e auto elettriche, fibra ottica. Con proprietà anche magnetiche e conduttive hanno permesso la riduzione delle dimensioni dei dispositivi elettronici.
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Importanti e imprescindibili elementi dunque per lo sviluppo di energie green e per gli obbiettivi della transizione ecologica. La scoperta di una riserva europea garantirà l’indipendenza, l’abbattimento dei costi, soprattutto in considerazione del momento storico in cui stiamo vivendo.
Ma c’è il rovescio della medaglia poiché l’estrazione di questi metalli, considerati i materiali del futuro per la riduzione dell’emissioni di CO2, comporta un procedimento lungo e economicamente rilevante. Purtroppo quando si parla di estrazione di metalli non si può evitare di parlare di inquinamento relativo. Con l’inevitabile produzione di quantità di rifiuti ad alta contaminazione ambientale, gli scarti tossici.
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Diventa quindi preponderante il riciclo di Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed elettroniche, RAEE, per una gestione oculata e corretta. Il recupero e il riciclo di elementi come le terre rare consente il loro riutilizzo attraverso l’immissione in nuovi cicli produttivi, limitando di fatto nuove estrazioni.
