Arrivano immagini terribili dal web. Un altro elefante è stato maltrattato in Thailandia. Da non crederci!
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Dello sfruttamento degli animali se ne parla da anni e sono ormai decenni che le associazioni ambientaliste si battono per i diritti dei poveri animali che non possono difendersi in alcun modo.
Nonostante le varie lotte degli attivisti, però, si continua a sentire parlare di animali maltrattati nei circhi, animali rinchiusi in piccole gabbie negli zoo e persino di animali sfruttati per poter far soldi.
E’ il caso del turismo thailandese. Qui infatti è la norma utilizzare animali come gli elefanti per attirare i turisti e far provare loro “esperienze” uniche che da sole valgono il viaggio.
La situazione però come sempre sfugge di mano e per fare sempre più soldi l’essere umano arriva a maltrattare gli animali, non importandosene del loro stile di vita e delle loro necessità.
Di recente ha fatto scalpore un video e delle immagini girati sul web, ritraenti un elefante in catene punito per essersi “comportato male” con alcuni turisti.
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L’animale, infatti, probabilmente stanco della vita che stava facendo, ha iniziato ad essere aggressivo con i turisti, motivo per cui i proprietari di questo elefante hanno ritenuto necessario domarlo, con metodi però non proprio convenzionali.
Nel video si nota infatti come l’animale venga percosso e torturato, legato dalle zanne e per le zampe ad un albero, in modo da poterlo immobilizzare e picchiare meglio con dei bastoni di bambù ben affilati e dei coltelli.
La cosa più raccapricciante, però, non è stata la punizione in sé, ma il fatto che decine di turisti ed abitanti del luogo – Surin in Thailandia – hanno pensato bene di filmare il tutto senza neanche provare ad andare a soccorrere l’animale e fermare l’orrendo spettacolo.
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Purtroppo non si tratta di un casa isolato, ma solo di uno dei tanti che è riuscito a fare il giro del web ed arrivare a noi. Questa è la normalità in Thailandia, dove è usanza ridurre in schiavitù questi animali per realizzare eventi celebrativi per i turisti.