Vecchi pneumatici usati recuperati e riutilizzati, una pratica sostenibile in crescita: vediamo di cosa si tratta e le sue implicazioni ambientali
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I vecchi pneumatici usati rientrano nella strategia di recupero di rifiuti all’interno della più ampia transizione energetica ed ecologica. Importante e fondamentale attivare azioni volte a ridurre lo smaltimento di rifiuti tossici e contemporaneamente immettere di nuovo sul mercato parti utilizzabili e riciclabili di prodotti a fine ciclo.
Nell’ambito dell’economia circolare, la gestione dei rifiuti è un punto cardine che prevede un piano di azione che coinvolga tutti i settori. Le misure previste si concentrano sul raggiungimento di un’economia a zero emissioni di carbonio. L’economia circolare prevede un modello di produzione e consumo che implica il riutilizzo e la riparazione, il ricondizionamento e il riciclo dei materiali e prodotti esistenti più a lungo possibile. Estendendo di fatto il ciclo vita dei prodotti.
L’estensione del ciclo vita dei prodotti contribuisce alla riduzione dei rifiuti al minimo. E, una volta che il prodotto ha finito la sua funzione, i materiali di cui è composto vengono reintrodotti nel ciclo economico. Il loro riutilizzo all’interno del ciclo produttivo, dove è possibile, genera ulteriore valore.
Nel caso della raccolta degli pneumatici al termine del loro utilizzo i numeri confermano la tendenza molto positiva delle iniziative preposte. Vengono infatti raccolte 200mila tonnellate ogni anno presenti su tutto il territorio nazionale, con richieste da parte di gommisti, stazioni di servizio e autofficine.
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L’incremento va a beneficio del mercato della gomma riciclata che si impone con il suo sviluppo in molti settori. Grazie all’innovazione e alla ricerca sono molteplici i progetti che hanno avuto come oggetto il riutilizzo della gomma da pneumatici a fine ciclo. La concentrazione delle risorse va nella direzione della qualità dei materiali e dell’ampliamento dei settori di applicazione.
Interessante e sostenibile l’utilizzo della gomma riciclata all’interno degli asfalti rigenerati, così come nei campi da calcio e in generale sportivi, sino ad arrivare ai più semplici isolanti acustici e non ultimi negli arredi urbani. Le applicazioni industriali sono diverse e sempre improntate all’ecosostenibilità.
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E il riciclo va inevitabilmente a braccetto con l’importante aspetto legato alla riduzione delle emissioni di CO2. Senza dimenticare il consistente risparmio relativo alla riduzione delle importazioni delle materie prime, in una continua ricerca della decarbonizzazione e del net-zero a livello globale. L’Italia sta facendo il suo con ottimi margini di ulteriore miglioramento.