1000 varietà di mele salvate: l’incredibile storia di un uomo che grazie alla sua passione ha dato un contributo eccezionale alla biodiversità
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Le mele sono senza dubbio i frutti più richiesti e conosciuti sulla faccia della terra. Uno dei primi cibi che si inizia a mangiare da bambini e che ci accompagnano nel resto della nostra vita. Salutari e super versatili, le mese si possono gustare in mille modi diversi. Di varietà ne esistono tantissime dalla Renetta alla Fuji, tra le più conosciute, a quelle di nicchia.
Lo sa bene Tom Brown, grande appassionato di questi frutti che è riuscito a salvarne circa mille varietà. Come? La sua è una storia unica che parla di passione, di ricerca e di perseveranza. Il suo orto è quasi magico con alberi dai nomi strani che molti di noi non hanno mai sentito nominare nella loro vita. Vediamo insieme i particolari di questa incredibile storia.
Tom Brown, ingegnere chimico in pensione della Carolina del Nord, è stato rinominato “cacciatore di mele”. Il motivo? Per la sua passione verso le mele, o meglio alla coltivazione degli alberi di melo attuando una ricerca mai fatta prima. Tutto è iniziato negli anni Novanta quando ha cominciato a studiare le varietà di mele che ormai non si trovavano più, quelle rare, se non quasi scomparse, con tipologie che ormai non si vedevano sulla faccia della terra da decenni ormai.
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Di loro si era perso il nome, la forma, il colore ed il sapore ma Tom è riuscito con calma, dedizione e costanza a recuperare tutto questo creando quello che oggi, lui stesso definisce “patrimonio”. Si tratta di un frutteto incredibile che l’uomo ha chiamato Heritage Apples nel quale compaiono circa mille varietà di mele. Si tratta di meli che oggi consideriamo comuni e di molti altri, invece, rari e che rappresentano una unicità sulla faccia della terra.
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Il cacciatore di mele ha creato un apposito sito dedicato al suo meleto sul quale si possono conoscere tutte le varietà presenti, acquistare gli alberi per contribuire alla diffusione delle varietà salvate dall’oblio ma anche rintracciarne di nuove. Tra le mele più “speciali” rientrano quelle Junaluska, riscoperte solo nel 2001 negli Stati Uniti, che secondo le ricostruzioni erano addirittura i frutti mangiati dai popoli dei nativi americani.