Se l’orchidea appena comprata dovesse essere sfiorita, non bisogna buttarla via. Con poche mosse, la si potrà salvare
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Oggigiorno, acquistare delle piante per la casa è diventato molto facile. Si tratta di un’azione che – senza giri di parole – si può fare praticamente ovunque. Oltre ai classici vivai e fiorai attrezzati, oggi è possibile comprarle anche nei supermercati. Certamente la scelta è inferiore, ma i prezzi decisamente competitivi.
E’ innegabile che, a causa dei prezzi competitivi, vige l’idea del “chi primo arriva, meglio alloggia“. Un concetto che favorisce l’acquisto delle piante più belle, lasciando sugli scaffali quelle che stanno fiorendo. O che lo stanno fare. E questo – innegabile – capita anche per l’orchidea phalaenopsis. Ma quelle rimaste – oltre ad avere un prezzo più basso – possono regalare emozioni. L’importante è sapere come curarla appena arrivata a casa.
Salva l’orchidea sfiorita con poche mosse
Quando si acquista un’orchidea, il primo passo è sempre di esaminare le radici, che sono indicatrici della salute della pianta. Se le radici sono verdi o grigiastre e sode, significa che l’orchidea è sana ma ha terminato il suo periodo di fioritura. Tuttavia, se l’orchidea è appassita e le radici sono vuote e di colore beige o marrone, ciò potrebbe indicare un problema di marciume e potrebbe essere difficile salvare la pianta. In questo caso, potrebbe essere necessario il supporto di un coltivatore esperto.
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Appurato lo stato dell’apparato radicale dell’orchidea, il successivo passaggio è quello di verificare lo stato del terreno in cui è piantata l’orchidea, poiché può essere che sia stata recentemente innaffiata. A differenza dei vivai, i supermercati spesso inzuppano le piante di acqua e le lasciano sugli scaffali per molte settimane. Per questo motivo, è importante valutare se il terreno in cui l’orchidea è piantata soddisfa le sue esigenze. Ad esempio, le orchidee phalaenopsis sono piante epifite e hanno bisogno di corteccia o bark nel vaso. Se invece il terreno è troppo compatto e non permette alle radici di ricevere sufficiente aria, sarà necessario rinvasare utilizzando corteccia fresca.
Un ulteriore fattore da considerare è se potare o meno il gambo fiorifero. Dopo che l’orchidea ha fiorito, bisogna valutare se il gambo comincia a seccarsi o se è ancora verde. Solitamente è consigliabile potare il gambo alla base delle foglie quando la pianta ha sfiorito, ma alcune persone preferiscono lasciare il gambo finché non si secca completamente.
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Dopo aver verificato le radici, effettuato un eventuale trapianto e rimosso parti secche, è fondamentale trovare il posto perfetto per la tua orchidea. Una Phalaenopsis ha bisogno di luce solare per rifiorire, quindi una stanza a nord che riceve solo poche ore di luce al mattino non è ideale. Scegliete un davanzale vicino a una finestra luminosa che riceva luce durante il giorno, eventualmente filtrata da una tenda chiara, per favorire una rapida rifioritura.