A New York c’è un’isola con una storia molto particolare, e ospita una struttura che, probabilmente, diventerà un centro green
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Nello Stato di New York c’è un’isola che, nel corso degli anni, è diventata piuttosto famosa. Un territorio di 400 acri nell’East River con una lunga storia alle spalle molto particolare. Nata nel ‘600 come campo addestramento militare, già dall’800 diventa penitenziario maschile.
L’edificio divenne un penitenziario agli inizi degli anni ’30 e sul frontespizio incisero la scritta: Rikers Island Penitentiary. Oggi ospita 10 delle 15 strutture del Dipartimento della correzione di New York. Può arrivare ad ospitare fino a 15.000 detenuti.
L’isola ha un unico accesso ed è dal distretto del Queens. Il Francis Buono Bridge è lungo oltre 1.28 chilometri e fu costruito nel 1966. Prima del ponte, l’unico accesso all’isola era tramite un traghetto. Rikers è conosciuto anche per le numerose storie di abusi tra le persone che lo abitano.
Non riguardano soltanto i detenuti, ma anche le guardie che lo sorvegliano. Le misure adottate in questi anni per mitigare la situazione non hanno ottenuto effetti positivi, tanto che, si è parlato più volte di chiudere definitivamente la struttura.
Nel 2017 il sindaco Bill de Blasio aveva annunciato l’intenzione di chiudere Rikers nel giro di 10 anni. L’anno dopo una commissione di supervisione dello stato ha suggerito a New York di chiudere l’intera struttura prima di tale data. Nell’ottobre del 2019 il Consiglio della città ha votato per la chiusura entro il 2026.
Il futuro di Rikers potrebbe essere un centro innovativo
Nel frattempo la RPA, Regional Plan Association,un’organizzazione no-profit, ha immaginato di trasformare l’isola in un centro per l’energia verde. Insieme alla Renewable Rikers Coalition, una coalizione che rappresenta le persone che sono state incarcerate a Rikers, chiedono la riqualificazione dell’isola.
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Il progetto prevede l’installazione di pannelli solari, accumulatori di batterie, nuovi impianti per le acque reflue, un centro di compostaggio e riciclaggio su un’area di 182 acri. Inoltre, chiedono di poter costruire un istituto di ricerca e di formazione per poter trasmettere nuove competenze sulle energie rinnovabili alla comunità.
Moses Gates, vicepresidente della Regional Plan Association, ha affermato che:
“seguire la visione di una Rikers rinnovabile è un’opportunità imperdibile per la città di raggiungere i suoi obiettivi di decarbonizzazione, fungendo al contempo da modello nazionale per la giustizia ridistributiva incentrata sul clima”.
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Ma New York non è l’unico stato che sta cercando di dare una nuova forma alle carceri. Anche i Paesi Bassi, negli ultimi anni, hanno saputo trasformare edifici di reclusione in luoghi utili alla comunità. Hanno modificato la destinazione d’uso in centri per rifugiati e scuole, contribuendo, anche, a ridurre il numero dei detenuti.