Pescatori e delfini cooperano: uno speciale legame osservato nel corso di uno studio lungo 20 anni. Come nasce e perché è a rischio
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Una cooperazione speciale, quasi rara, quella nata in Brasile tra l’uomo e la fauna selvatica. Si tratta di un rapporto che dura da oltre 100 anni tra i pescatori ed i delfini che però potrebbe essere messo a rischio e rappresentare uno degli ultimi esempi di sostegno reciproco tra umani ed animali.
Si tratta di legame profondo e consolidato quello che si può osservare lungo le coste di Laguna dove gli uomini pescano ed i delfini, aiutandoli, vivono in modo tranquillo ed indisturbato. Su questo stretto legame si sono focalizzati gli studiosi per circa 20 anni, annotando gli esiti in una pubblicazione apparsa su PNAS. Vediamo nel dettaglio cosa accade.
Le osservazioni sono state lunghe e attente, minuziose e delicate e hanno mostrato come, senza ombra di dubbio, gli uomini ed in particolare i pescatori vivano in simbiosi con i delfini. Come? In un meccanismo così sincronizzato sviluppato nel corso degli ultimi 100 anni da essere divenuto quasi perfetto tanto da permette agli umani di pescare e ai delfini di vivere in una posto sicuro.
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Il click emesso dai cetacei, infatti, annuncia agli uomini che i pesci, ed in particolare le triglie, si stanno muovendo verso la riva e così i pescatori possono gettare le loro reti e pescare con maggiore facilità. I delfini cosa ci guadagnano? Corrono di meno il rischio di essere uccisi in modo accidentale dai pescherecci e nello stesso tempo di salvarsi anche dall’attacco dei grandi predatori. Per questi motivi gli studiosi l’hanno definita una collaborazione proficua che va preservata ad ogni costo.
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I timori che l’equilibrio possa rompersi ci sono tutti. La principale causa è da imputare alle pesca intensiva che non fa altro che spopolare i mari portando all’estinzione di molte specie. Ecco perché si teme che i delfini, oggi tra 50 e 60 esemplari a Laguna, possano essere sempre di meno e che la cooperazione con i pescatori possa decadere per sempre.