Volete far crescere bene le vostre piante senza il bisogno di annaffiarle in mdoo frequente? Allora date un’occhiata a questa nuova tecnica di coltivazione.
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Questa coltura prevede solo l’utilizzo di argilla espansa e di acqua. Proprio quest’ultimo elemento è fondamentale per riuscire a veicolare le sostanze nutritive. L’argilla, invece, rappresenta un vero e proprio supporto per le radici. Ma andiamo a scoprire nel dettaglio come funziona l’idrocoltura.
Viene da sé che, visto che secondo queste modalità, la pianta non ha bisogno della stessa quantità di acqua e, quindi, può essere innaffiata molto meno. Ma come mettere in pratica questa particolare modalità di coltivazione? Andiamo a scoprire più nel dettaglio come procedere.
La prima cosa da fare è togliere la pianta dal vaso, liberando le radici da terra. Dopodichè dovrete immergerla nell’acqua tiepida, in modo da pulire per bene le radici. Fatto questo passaggio, non resta che riempire l’idrovaso con l’argilla espansa, fino a raggiungere il bordo e coprire le radici.
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A questo punto, bisogna inserire l’idrovaso all’interno del vaso esterno e aggiungere l’acqua fino a riempirne un quarto. Il prossimo passaggio è quello di aspettare qualche settimana, per poi unire il fertilizzante. Una raccomandazione molto importante da fare è che la pianta deve stare in un ambiente con una temperatura che si attesti tra i 18 e i 25 gradi. Questo per allontanare il rischio di perdere la nostra pianta.
Si tratta di un tipo di coltivazione che, come avete potuto notare, non richiede chissà quali attenzioni. A differenza della coltura convenzionale, infatti, con l’idrocoltura non si corre il rischio di innaffiare troppo le nostre piante. Un dettaglio da non sottovalutare, visto che è praticamente impossibile far marcire le radici.
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L’uso dell’acqua è decisamente ridotto e, per questo, si ha un notevole risparmio. Ma non solo. Tra i vantaggi dell’idrocoltura anche il fatto che si ha una crescita della pianta molto più veloce ed è molto più difficile che si debba fare i conti con malattie o parassiti, che possono essere molto pericolosi per la nostra pianta.