Dopo la fioritura butti via l’orchidea? Non farlo, scopri subito tutti i passaggi da seguire. Sono davvero utili
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Molte pratiche che riguardano il giardinaggio vengono eseguite abitualmente, senza considerare che sono totalmente sbagliate. La natura ha sempre molto da insegnarci, anche per questo motivo, dedicarsi al giardinaggio è una pratica particolarmente benefica anche per il nostro spirito e la nostra serenità. Ma torniamo subito alle coltivazioni. Quante volte vi sarà capitato di buttare via una pianta dopo la fioritura? E’ un errore. Quella stessa pianta sarà in grado di darvi tantissime soddisfazioni, basterà seguire i consigli giusti.
In modo particolare, ciò avviene con le orchidee. Coltivazioni bellissime e delicate, molto diffuse in tutto il modo ed altrettanto amate. Dopo la fioritura, la pianta non deve essere considerata “morta”, dunque non occorre disfarsene. Scopriamo, dunque, in che modo trattare la nostra bellissima pianta di orchidea dopo la fioritura. Questi consigli sono preziosi!
Come abbiamo appena accennato, dunque, in questo articolo vi sveleremo i semplicissimi e significativi passaggi, utili per la vostra orchidea dopo la fioritura. In genere siamo abituati a buttarle via: niente di più sbagliato! Scopriamo subito che cosa possiamo fare in questi casi e quali sono i trucchi preziosi da tenere sempre a mente.
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Dopo a fioritura, assolutamente meravigliosa, della nostra orchidea, tutto ciò che occorre fare è semplicemente curare la pianta, continuando a darle tutto ciò di cui necessita. Una volta “sfiorita”, infatti, quel che rimane dell’orchidea sono le foglie. Ma questo non vuol dire, come abbiamo già accennato, che la pianta è morta e che non potrà fiorire mai più.
Se continuiamo, infatti, a curarla in modo adeguato, la pianta potrà donarci ancora delle fioriture assolutamente fantastiche. La prima cosa che occorre fare è posizionare la pianta dove c’è abbastanza luce. Inoltre è importante che la coltivazione avvenga utilizzando un substrato di perlite e bark. Di fondamentale importanza sono poi le irrigazioni.
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Le annaffiature possono essere effettuate per immersione, ricordando di non immergere l’intero vaso in acqua, ma solo 4 centimetri del vaso e prestando attenzione a far colare tutta l’acqua prima di riporre la pianta al suo posto. Oppure possono essere effettuate normalmente, direttamente invaso, prestando attenzione a non bagnare il colletto.