I cambiamenti climatici e i fenomeni conseguenti sono collegati fra loro: vediamo insieme lo studio che lo certifica
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Il climate change sta interessando l’intero Pianeta e dipende interamente dalle emissioni di CO2. Trattenendo il calore del Sole le conseguenze immediate sono il riscaldamento globale e i cambiamenti climatici. Da qui con effetto domino l’aumento delle temperature nel tempo sta modificando i modelli metereologici e sconvolgendo il normale equilibrio della natura.
La comunità scientifica, avvalendosi di modelli matematici sempre più accurati, ha evidenziato come il clima della Terra stia cambiando in modo preoccupante. Fenomeni climatici sempre più estremi, frequenti e devastanti modificano anche la geografia dei paesaggi. Tutto questo interagisce negativamente con i comportamenti migratori e riproduttivi di molte specie animali e vegetali.
Dagli ultimi studi emerge uno stretto collegamento che intercorre tra eventi climatici anche distanti e lontanissimi. La teoria delle reti complesse aiuta a comprendere tali collegamenti e interazioni a distanza, con ribaltamenti repentini delle condizioni atmosferiche. E così si stabilisce una strana connessione tra la foresta Amazzonica e l’Himalaya.
La foresta sudamericana è continuamente posta sotto stress da disboscamento, nuove sedi stradali e lo stesso riscaldamento globale. Lo stress condiziona la regione pluviale forestale che ricopre un ruolo fondamentale all’interno delle dinamiche del sistema Terra. In questo senso ogni minimo cambiamento che interessi l’area può determinare altrettante modifiche rilevabili a migliaia di chilometri di distanza.
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Partendo dall’analisi a griglia dei cambiamenti in atto in specifiche aree considerate nevralgiche si è arrivati alla conclusione che ogni nodo determina un cambiamento a caduta su un altro che a sua volta influenza quello successivo. Si crea così una linea di propagazione tale da coprire ed estendersi su 20mila chilometri.
Di fatto si è rilevata una interconnessione tra le regioni sudamericane, quelle africane, le mediorientali sino ad arrivare all’area occupata dall’altopiano tibetano. I risultati hanno portato all’attenzione dei ricercatori l’interazione tra gli sconvolgimenti che avvengono in Amazzonia e quelli che avvengono sull’Himalaya, sviluppando una mappa temporale di simulazioni climatiche sino al 2100.
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In ultimo le considerazioni dei climatologi sottolineano come tali collegamenti possano addirittura attivarsi a vicenda. L’evenienza sarebbe molto pericolosa e acuirebbe maggiormente le già pesanti conseguenze climatiche a livello globale. Rimane dunque indispensabile attuare strategie volte alla riduzione delle emissioni di gas serra senza se e senza ma.