Monte Bianco, rischio inondazioni: la fonte della preoccupazione nasce 4 anni fa

Un monte dal nome altisonante sta facendo parlare di sè da alcuni anni e, non solo, per la sua spettacolare bellezza

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Monte Bianco-Pixabay-OrizzontEnergia.it

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Cominciamo dicendo che il Monte Bianco, secondo l’ultima misurazione ufficiale, ha un’altitudine di 4.807 metri. Fa parte delle Alpi ed è la montagna più alta d’Europa, rientrando così tra le Sette Vette del Pianeta. Posta sulla linea spartiacque tra la Valle d’Aosta, in Italia e l’Alta Savoia, in Francia, nei rinomati territori comunali di Courmayeur e Chamonix Mont Blanc.

Ha una consistenza prevalentemente granitica, intagliata da profondi valloni nei quali vi sono numerosi ghiacciai. Un lago glaciale si è formato poco più di quattro anni fa sul versante francese del massiccio ed è già diventato motivo di preoccupazione per la comunità di Chamonix.

Il ghiacciaio del monte ha cominciato ad arretrare già decenni fa, arrivando ad oltre un chilometro negli ultimi trent’anni. Questo è dovuto al cambio climatico e l’innalzamnento delle temperature. Il lago si è formato nel 2018 ad una quota di circa 1.700 metri. L’estate scorsa è stata un’ulteriore evidenza della situazione allarmante, lo scioglimento priosegue velocemente.

Siamo arrivati ad un abbassamento di cinque metri annuali. La zona viene continuamente monitorata dagli esperti, che usano le tecnologie più avanzate, come le sonde, i radar ed i droni. Naturalmente quello che si vuole assolutamente evitare è una possibile inondazione dovuta ad un cambiamento repentino ed improvviso.

Anche il Monte Bianco sta cambiando il suo aspetto

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Monte Bianco-Pixabay-OrizzontEnergia.it

Come spiegato dall‘ANSA l’otto febbraio, questo enorme ghiaccio formatosi sul versante francese del massiccio, è diventato motivo di preoccupazione per l’intera comunità e per tutti in genere. E’ un altro aspetto dello sconvolgimento della natura che può essere sempre più pericolosa per chi vive sul pianeta.

Lo scorso giugno una squadra di lavoratori si è impegnata con delle pale elettriche ed ha cominciato ad ampliare il torrente di deflusso delle acque. Lo scopo era quello di abbassarne il livello di due metri, per limitare i danni di un eventuale fuoriuscita imprevista, così riportavano in quei giorni i media d’oltralpe.

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Le comunità, dunque, si stanno attivando per capire che cosa fare. Il Comune di Chamonix preferisce anticipare un rischio potenziale piuttosto che rimanerne vittima. Per questo motivo per giovedì 16 febbraio ha convocato un incontro informativo sul lago glaciale dei Bossons.

Saranno comunicate le azioni intraprese e le prospettive. L’assemblea della prossima settimana con la popolazione sarà anche motivo di aggiornamento sulla situazione attuale rilevata dalle strumentazioni. Inoltre verranno anche proposte nuove iniziative e soluzioni.

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Attualmente il monte è sottoposto a continui monitoraggi da parte degli esperti, sui ghiacci della calotta sommitale. A causa del cambiamento climatico, anche questi, da alcuni decenni, sono in forte regresso, specialmente i più piccoli.

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