Scoperto recentemente un intero ecosistema antico sepolto nei ghiacci in Antartide: andiamo a scoprire di cosa si tratta
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Un ecosistema è l’insieme degli organismi viventi e della materia non vivente che interagiscono in un determinato ambiente. Essi costituiscono un sistema autonomo e in equilibrio dinamico. Fattori biotici e fattori abiotici, dunque, in associazione in una struttura complessa organica e funzionale.
La parte viva è costituita da una biodiversità fatta di animali e di piante, mentre quella senza vita include tutto ciò che non è organico. Vale a dire il suolo, le rocce, l’acqua, l’aria e in ultimo i fattori climatici tipici dell’area interessata. Il tutto posto in un delicato equilibrio del sistema aperto in continua correlazione con l’ambiente esterno. La connessione con altri ecosistemi rende questo equilibrio dinamico e polivalente.
L’Istituto di scienze polari del Consiglio nazionale di Ricerche di Messina ha elaborato uno studio che ha portato ad una scoperta sorprendente. Siamo in Antartide, dove sono state rinvenute brine ipersaline all’interno di un ghiacciaio. Un vero e proprio sistema idrogeologico svelato e tutto da scoprire.
Lo studio ha evidenziato la presenza di batteri e di funghi al di sotto dei ghiacci situati a Boulder Clay, nella zona antartica. E si è rivelato un habitat unico permeato di diversità microbica e geochimica. La spiegazione è da ricercare in un accumulo di concentrazione di acqua marina cominciato in epoche molto lontane nel tempo.
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L’importanza della scoperta è da ricondursi alla possibilità che apre alla comprensione dei pianeti ghiacciati come Urano e Nettuno. In effetti scoprire crioecosistemi di migliaia di anni fa consente di ipotizzare che possa esistere una situazione simili al di sotto dei ghiacciai spaziali. L’acquisizione di informazioni preziose, per la ricerca nel settore spaziale e non solo, diventa essenziale anche per lo studio della vita microbica in condizione estreme.
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Lo studio italiano sulle brine ipersaline del ghiacciaio di Boulder Clay, vicino alla Stazione scientifica italiana Mario Zucchelli, ha portato alla luce un ecosistema brulicante di vita. Piccoli organismi, gli anfipodi a 500 metri di profondità ghiacciata, che popolano un fiume sotto la calotta glaciale antartica.
La sorpresa iniziale, di trovare una simile quantità di vita dentro il ghiaccio, è stata subito accolta come una straordinaria scoperta scientifica dai risvolti importantissimi. Un nuovo mondo tutto da studiare e da scoprire nel sottosopra antartico, con segreti da svelare, come quale sia il ciclo dei nutrimenti di questi reti idriche a sostentamento di tale abbondanza di vita.