La primavera è alle porte ed è arrivato il momento di ricominciare ad uscire e a preparare il nostro giardino per la bella stagione
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Febbraio, deriva da Februare, cioè purificare. Comincia il cambiamento, il movimento. Dopo il riposo invernale la natura, di cui facciamo parte, si risveglia. Gli alberi. le piante, gli animali e gli uomini stanno per uscire da quella apparente immobilità esteriore che ha protetto la vita interiore.
L’introspezione ha portato ad un passaggio fondamentale, sembra una magia ciò che accade davanti ai nostri occhi sempre agli inizi della primavera. Febbraio è anche il mese in cui i celti salutavano la stagione fredda e, accendendo dei fuochi, scaldavano la terra per accogliere il nuovo.
Anche per i romani si trattava di una fase di passaggio in cui era necessaria una purificazione prima di iniziare un nuovo ciclo. Durante questo periodo erano tante, dunque, le feste ed i riti che venivano officiati dai popoli, tra i quali una cerimonia in cui si accendevano tutte le lampade ed i ceri, che venivano portati in processione.
Questo ad indicare anche la fine del periodo più buio e l’inizio della luce e rinascita della natura, che sarebbe avvenuta completamente intorno a marzo- aprile. Ora, come nei tempi antichi, è il momento di prenderci cura dei campi e dei giardini. Vediamo cosa possiamo fare in concreto.
La prima cosa importante è preparare il terreno in vista dei mesi caldi. Durante la stagione fredda questo in genere si indurisce e si compatta per cui dobbiamo procedere a dissodarlo. Rimuoviamo tutte le erbacce mentre scaviamo e rigiriamo le zolle. Nei giardini ripuliamo il manto erboso dalle infestanti e smuoviamo solo dove dobbiamo seminare.
Questo lavoro permette all’aria ed all’acqua di penetrare e ai nutrienti di espandersi. Evitiamo di procedere quando la terra è bagnata oppure molto umida. Il secondo step è la concimazione. Meglio con un fertilizzante organico per migliorare la qualità del suolo e fornire nutrienti a lungo termine.
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Passiamo ora alla potatura che è molto importante per i nostri fiori e le nostre piante. Rimuoviamo tutti i rami secchi o malati e tagliamo le punte per stimolare anche la germogliazione. Se vi sono alberi morti togliamoli completamente e sostituiamoli per mantenere al meglio lo spazio esterno.
Dopo la preparazione di base passiamo alla semina di erba, piante o fiori. In vasi, o in una zona del giardino, posiamo ricavare un piccolo orto. Le sementi ideali sono parecchie, come per esempio zucchine, barbabietole, cavoli, carciofi, pomodori, piselli, melanzane, lattuga, cipolle ed altro ancora.
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Infine teniamo lontani i parassiti con una poltiglia bordolese. È naturale, cioè non è frutto di un processo di sintesi chimica. Il rame, nelle sue diverse forme, come il verderame, la cosiddetta poltiglia bordolese, è usato da oltre 150 anni in agricoltura per sconfiggere funghi e malattie. E’ anche un componente di numerosi fertilizzanti. Il contatto con la natura è un toccasana anche per noi che abbiamo vissuto un lungo periodo in ambienti chiusi.