Un altro modo di produrre energia pulita e che permette, a chi vuole lasciare a casa la macchina, di spostarsi in bicicletta
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Qualche tempo fa l’Olanda, nell’ambito dell’energia pulita, aveva realizzato la SolaRoad. Fu la prima pista ciclabile formata da pannelli solari. Un progetto prototipo che voleva testare la fattibilità di diverse proposte nell’ambito delle rinnovabili per la costruzione di autostrade intelligenti. Si trattava di un percorso di 72 metri aperto al pubblico nel 2014.
Il governo olandese, sempre in prima fila per nuove idee rispettose dell’ambiente, ha portato avanti altri studi per piste ciclabili innovative, ma i risultati economici di un’installazione di questo tipo sembrano piuttosto controversi. Comunque hanno preso vita altre installazioni come per esempio quella della provincia di Drenthe che ha installato pannelli solari lungo i lati dell’autostrada A37.
Il progetto ha ispirato anche un altro paese all’altro capo del mondo. Sto parlando della Corea del Sud. Il percorso è più lungo e congiunge le due città autonome di Sejong e Daejong. La pista ciclabile si trova proprio nel mezzo di un’autostrada con tre corsie di traffico su entrambi i lati.
La pista è circondata da barriere a protezione dei ciclisti che, di contro, non hanno nessun tipo di panorama da guardare durante il viaggio. E’ interamente ricoperta di pannelli solari. L’energia prodotta alimenta il sistema di illuminazione dell’autostrada ed una serie di stazioni di ricarica per i veicoli elettrici.
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Al contrario di quella olandese dove i pannelli ricoprivano il manto stradale e, di conseguenza, non ha avuto un esito felice, qui sono a formare la tettoia. In questo modo fungono da riparo per i ciclisti sia dal sole che dalla pioggia. Il percorso è sempre praticabile ed è stato pensato per decongestionare il traffico che, tra queste due città, è sempre molto intenso.
I pannelli sono all’incirca settemila e ricoprono metà dei 9 chilometri che uniscono le due città coreane. La produzione annua si aggira intorno ai 2.200 MWh di produzione elettrica annua. Quindi, mentre gli amanti della bicicletta possono spostarsi in tutta sicurezza, il paese produce e fornisce energia elettrica pulita.
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Uno spunto anche per tutti gli altri paesi europei. Qui da noi, in Italia, di autostrde, superstrade e tangenziali ce ne sono davvero molte. Potrebbe essere un’idea costruire alcune piste ciclabili a lato o all’interno di qualcuna di queste. I ciclisti o chi si è stancato di usare la macchina potrebbero accogliere positivamente questo tipo di soluzione.