Avete mai sentito parlare della termoregolazione elettrocromica? E’ una soluzione innovativa per la sostenibilità
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I camaleonti cambiano colore per una serie di ragioni, principalmente per mimetizzarsi con l’ambiente circostante o per comunicare con altri membri della loro specie. Il cambiamento di colore è un meccanismo di difesa che li aiuta a evitare i predatori e a sopravvivere. Inoltre, i camaleonti possono anche cambiare colore per segnalare il loro stato di accoppiamento o per stabilire la dominanza su altri camaleonti.
Questo cambiamento di colore avviene grazie alla presenza di cellule speciali nella pelle del camaleonte chiamate cellule cromatofori, che contengono pigmenti. Queste cellule sono in grado di dilatarsi o contrarsi, modificando la quantità di luce che viene riflessa e di conseguenza il colore percepito. Il cambiamento di colore può essere controllato a livello conscio o inconscio dal sistema nervoso del camaleonte. E un po’ con lo stesso funzionamento pensate a un materiale da costruzione per case camaleontico. Ovvero che sia in grado di conservare il calore durante i mesi freddi e raffreddarsi automaticamente durante la stagione calda. Questo rappresenterebbe un significativo progresso, poiché potrebbe ridurre i costi e limitare i consumi energetici, alleggerendo così il carico sul pianeta. Fantascienza? Proprio no…
Recentemente, un gruppo di studiosi guidato dal professor Po-Chun Hsu dell’Università di Chicago ha presentato i risultati di un’indagine riguardo a un materiale da costruzione davvero innovativo. La novità sta nella sua capacità di modificare il colore e, di conseguenza, la quantità di calore che assorbe o rilascia. Non a caso ogni colore interagisce in maniera diversa con i raggi luminosi. Reazioni diverse anche anche per la capacità termiche.
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E proprio con questo principio i ricercatori hanno studiato un materiale capace di cambiamenti elettrocromici in base all’energia richiesta. Il vantaggio di questo, oltre ad essere ignifugo, al cambio colore riesce a mantenere la casa, nei mesi più caldi, più fresca mentre in quelli invernali trattengono il calore. E’ il principio del nero che attira il sole, mentre il bianco lo riflette.
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Questo processo sfrutta l’energia infrarossa che viene conservata in quantità variabile a seconda del colore e della forma del materiale in un determinato momento. Questa quantità può essere modificata tramite un dispositivo che, mediante l’utilizzo di energia elettrica, provoca lo spostamento chimico tra gli strati del materiale. Il materiale è costituito da uno strato che può essere modificato e che presenta due configurazioni diverse. Se viene utilizzato come rame solido (la sua elettricità lo fa depositare in un sottile strato), ha la capacità di conservare l’energia infrarossa. Se invece viene trasformato in una soluzione acquosa, questa rilascia gli stessi infrarossi che il rame avrebbe trattenuto.