Se nel tuo giardino dimora un prosperoso mandorlo sicuramente saprai che la potatura è un’operazione necessaria da effettuare, ad un certo punto.
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La potatura è un’operazione tanto delicata quanto necessaria nell’ambito della cura delle piante. Oggi in particolare affrontiamo il tema della potatura del mandorlo, albero molto ambito per bellezza di fiori e bontà dei frutti.
Il mandorlo è sufficientemente famoso per i frutti che produce e che molti di noi adorano: le mandorle. Non tutti però conoscono tutti i segreti legati alla buona cura e coltivazione dell’albero. Scopriamoli.
Mandorlo: tutte le dritte per una potatura perfetta
L’albero del mandorlo dovrebbe essere sottoposto a potatura proprio in questo periodo, non tutti sanno però da dove cominciare. Partiamo dalla base: la potatura serve per stimolare la produttività della pianta ed aiutarla a non disperdere le proprie energie. Ricorda sempre, quando ti accingi a potare una pianta, che è sempre meglio potare poco che rischiare di arrecare seri danni alla struttura della pianta.
Il mandorlo, a differenza del pesco e dell’albicocco, non richiede una potatura massiccia svolta con l’intento di fare arrivare più aria e luce alla pianta. Simile trattamento potrebbe, anzi, danneggiarlo. Mantieni integri i rami fruttiferi e pota il mandorlo limitandoti a qualche centimetro dall’apice esterno del ramo.
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Una potatura di questo tipo, cioè poco invasiva, favorirà la crescita verticale dell’albero e il successivo germogliamento. Munisciti di cesoie e sega ben disinfettati e procedi dunque ad una potatura manuale. In agricoltura esiste anche la pratica dell’innesto che in alcuni casi risulta particolarmente indicata per la salute della specie di albero.
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Il mandorlo è un albero che ben si presta alla pratica dell’innesto poiché ne aumenta la resistenza nei riguardi di invasioni parassitarie e malattie. Il periodo più adatto per procedere all’innesto è quello compreso fra aprile e maggio, durante la luna calante. Se vuoi praticare l’innesto le piante più indicate per il mandorlo sono il pesco, il susino e l’albicocco.
