Anche un tempo si soffriva il freddo durante l’inverno, ma con dei piccoli e semplici trucchi gli antichi romani riuscivano a stare al caldo
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La civiltà romana fu fondata da una popolazione indoeuropea di ceppo italico. Nello specifico si trattava di un gruppo latino stanziato sull’attuale Lazio. A partire dal V sec a.C. estese il suo predominio in modo esponenziale dall’Italia, all’Europa fino in Oriente. Dalla monarchia all’Impero sopravvisse per lunghi secoli portando grandi innovazioni.
Le loro capacità architettoniche ed urbanistiche erano strabilianti. Crearono, per esempio, grandi acquedotti ed un sistema di riscaldamento straordinario nei bagni pubblici ottenendo acqua ed ambiente caldi. Vi era infatti una stufa sotterranea che scaldava pavimenti e pareti attraverso intercapedini e materiale refrattario.
Questo ingegnosissimo tipo di riscaldamento era adibito solo all’uso dei bagni, sia pubblici che privati, questi ultimi naturalmente erano presenti unicamente nelle grandi ville. Nelle dimore si usava altro attingendo sempre a risorse naturali. Potremmo oggi prendere spunto da quelle conoscenze antiche anche per risparmiare sull’uso delle fonti di calore attuali, oggi estremamente costose.
Certamente non ci troviamo nella stessa situazione dei Romani. Le loro case non avevano vetri alle finestre, anche nelle ville i saloni si affacciavano sul giardino interno senza alcuna porta. Vero è che la loro resistenza al freddo era molto più elevata della nostra. Ma ora le case sono chiuse da porte e finestre per cui siamo già in vantaggio rispetto a loro.
I suggerimenti degli antichi romani per scaldarci durante i mesi freddi
Naturalmente la fonte di riscaldamento era il fuoco e questo è un metodo che ancora oggi possiamo usare. In genere il camino si trova nella zona giorno, ma ricordimamo che nelle camere da letto, comunque, la temperatura non deve mai essere elevata perché l’ambiente fresco ha un’aria più pulita e salubre.
Serviamoci però dell’esempio dei romani per la tipologia delle coperte da usare. Abbandoniamo i sintetici che non hanno nulla a che vedere con il vero calore. Nella maggior parte dei casi creano umidità e fanno sudare e questo certo non è salutare. Prima vediamo che cosa usavano e poi valutiamo dove cercare questi materiali al giorno d’oggi.
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Il primo materiale usato era la lana. Serviva loro per imbottire i materassi ed anche per coprirsi. E’ perfetta per mantenere il calore corporeo. Le coperte assicurano una buona temperatura ed un’ottima traspirazione. Anche gli indumenti intimi e gli abiti dovrebbero essere dello stesso tipo.
Se si è allergici si può scegliere la lana merino, che causa meno reazioni cutanee. Un altro elemento utilizzato erano le piume. Ne esistono di due tipi, d’anatra oppure d’oca. Il primo è generalmente più resistente all’acqua, più duraturo,’più pesante e meno caldo. Il secondo più caldo e leggero ma meno resistente all’acqua.
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Molti sono comunque misti. Acquistare questi piumini costa parecchio, inoltre è meglio scegliere aziende che con assoluta certezza tutelano gli animali. La cosa migliore è cercarli usati, si risparmia e si aiuta l’ambiente. La stessa cosa vale per la lana, introvabile nella grande distribuzione dove ormai vige il sintetico.