Se non abbiamo un giardino dove coltivare le aromatiche, non c’è problema, possiamo farlo anche in casa, basta creare il giusto spazio
PER TUTTI GLI AGGIORNAMENTI SEGUICI SU INSTAGRAM
Il termine pianta aromatica indica vegetali contenenti sostanze di odore gradevole, ricche di oli essenziali. La produzione di queste sostanze può essere distribuita in tutta la pianta o localizzata in determinati organi. I semi nel caso del finocchio, il cappero, il ginepro, l’aneto, l’anice verde, il cumino romano, l’alloro ed altri.
Oppure i bulbi o radici per la cipolla, l’aglio e lo scalogno. Infine le foglie per la borragine, la melissa, l’erba cipollina, il dragoncello ,il rosmarino, la salvia, la menta, il timo e la santoreggia. Questi sono solo degli esempi perché le specie sono moltissime. Alcune tipologie crescono facilmente in modo spontaneo, ma normalmente le coltiviamo nell’orto, per averne in maggiore quantità.
Molte hanno anche proprietà medicinali ed officinali. Le usiamo in cucina come spezie per insaporire i cibi, o prolungare la conservabilità di alcune pietanze. Oltre al profumo possono avere un caratteristico fogliame o una piacevole fioritura. L’assenzio, Artemisia absinthium, ad esempio ha una tipologia di foglia ricoperta di peluria con una caratteristica sfumatura argentea.
Se abbiamo un giardino possiamo trovare una piccola zona, magari vicino ad una finestra o un angolo particolare, da dedicare agli aromi. La cosa migliore è preparare il terreno una stagione prima. Usiamo un moderato quantitativo di concime organico. Questo, oltre ad offrire nutrimento, migliora la struttura del terriccio aumentandone la porosità e favorendo il passaggio dell’aria e dell’acqua.
Il drenaggio è molto importante, in quanto poche erbe, come per esempio il calamo aromatico, la stellina odorosa ed il rafano sopportano l’umidità intorno alle radici. Se il suolo è pianeggiante disponiamo uno strato di ghiaia grossa o argilla espansa a circa 30 cm di profondità.
Se invece ha una lieve pendenza è perfetto, perché l’acqua in eccesso defluisce. Oppure solleviamo l’aiuola di 30 cm circa rispetto al pavimento, come facevano in passato. Quasi tutte le aromatiche amano almeno 5 ore al giorno di luce solare diretta e quindi richiedono spazi esposti a sud, altre invece stanno a nche a mezz’ombra come menta e prezzemolo.
Come cercare i giusti spazi per coltivare le aromatiche anche in casa
Non dobbiamo irrigare troppo, ma solo in caso di prolungata siccità. Meglio procedere nelle prime ore del mattino così che l’eventuale eccesso di umidità possa evaporare facilmente durante il giorno. Passiamo poi a valutare che cosa piantare, sia da un punto di vista estetico che pratico.
Le posizioni sono importanti per evitare di danneggiare le perenni durante la piantagione delle annuali, quindi teniamole separate. In questo modo quando smuoviamo il terreno per sostituire quelle secche non rovineremo le radici delle altre. Inoltre, lasciamo il giusto spazio per la giusta crescita.
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE: Albero di giada, svelato il segreto dei giardinieri: sarà sempre fiorito
Evitiamo soffocamenti o stati di troppa ombra per altre tipologie più piccole. Mettiamo dunque il finocchio a nord, così come l’aneto. La menta ed il dragoncello, se non sono soli, è meglio invasarli perché invadono volentieri lo spazio altrui. La Satureja montanao, o il timo, per esempio, possiamo seminarle dentro casa, 5 o 6 settimane prima della fine dell’inverno.
Copriamo i vasi con un materiale trasparente e teniamoli ad una temperatura tra i 18 e i 24 gradi, ma lontano dalla luce troppo forte. Dopo la germinazione, togliamo la copertura e spostiamo in luogo luminoso, ruotandolo ogni giorno per impedire alle piantine di piegarsi verso la fonte luminosa.
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE: Orchidee, non commettere questo errore: potresti perdere la pianta
Altri semi, invece, vanno messi all’aperto in primavera e trasportati dopo. L’assenzio romano, il dragoncello, la valeriana, l’achillea, il timo e la santoreggia si riproducono anche per divisione. La lavanda ha solo un modo di propagazione, ossia è la talea. Scegliamo rami laterali che non hanno fiorito e invasiamo in tarda estate. Sul terrazzo possiamo cominciare con le più facili e comuni quali il basilico, il timo, l’origano o la menta. Successivamente possiamo, eventualmente, ampliare la scelta.