Di agrumi siamo soliti coltivare e consumare sempre le stesse varietà, eppure ce ne sono tante e tutte diverse, ma poco conosciute.
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Solitamente, quando parliamo di agrumi, i primi che ci vengono in mente sono i limoni, le arance, i pompelmi, i lime o i mandarini. Questo perché sono le varietà più coltivate e più consumate in tavola. Tuttavia, esistono tante varietà di agrumi, che probabilmente in pochi conoscono. Vediamo i frutti meno conosciuti ma altrettanto buoni.
Gli agrumi sono i frutti tipici dell’inverno. Alleati della nostra salute, questi frutti agrodolci sono ricchi di vitamine B e C e di antiossidanti, e ci aiutano a combattere i tipici malanni stagionali, rafforzando le difese immunitarie e prevenendo raffreddore, tosse e influenza. Tra l’altro, sono ricchi di fibre, perciò saziano l’appetito e stimolano la digestione.
Le varietà di agrumi poco conosciute ma altrettanto buone
Tra le tante varietà poco conosciute, troviamo la mano di Buddha, una varietà di cedro priva di polpa e di semi, contornata da una scorza sottile tentacolare che ricorda una mano con le dita. Non si può spremere, e infatti si è soliti consumare la buccia, dal retrogusto dolce. È buonissima e profumata, il suo aroma sa di lavanda, tanto che si utilizza anche per profumare il bucato durante il lavaggio.
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E che dire del calamondino, definito anche “arancio da appartamento”, poiché si coltiva bene in casa. Ha un gusto leggermente acido, si tratta di una pianta sempreverde e ornamentale che non ama troppo la luce. Il Citrus sinensis, detto anche “cara casa”, è un ibrido di due arance, ma ha un aspetto diverso dall’arancia comune. La scorsa è liscia, la polpa è rossa simile a quella del pompelmo.
Tante varietà di agrumi ma poco consumate in Italia
Il gusto è dolce, poco acido, dall’aroma che sa di mirtillo. E poi abbiamo il kaffir lime, un lime della buccia strana, irregolare e rotonda. È di colore verde e il gusto è molto intenso. Si mangia crudo, ma anche sotto forma di marmellata. Altro agrume è l’arancia amara di Siviglia, perfetta per la preparazione di marmellate. Ricca di semi e dalla polpa morbida e succosa.
Il sumo Citrus ha una buccia spessa di colore arancione, il gusto è super dolce. Originario del Giappone e dalla forma di lottatore di sumo, da qui il nome, si tratta di un ibrido tra arancio e mandarino asiatici. E poi il tangelo, un mix di pompelmo e di mandarino, dalla buccia rossastra e le foglie verdi. È un frutto aspro che viene prodotto tutto l’anno. Il suo albero, infatti, è in produzione continua.
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L’ugli fruit è una specie di limone dalla buccia gialla-verde ruvida e sottile. È un ibrido tra pompelmo e mandarino. Il limone rosa variegato è giallo con sfumature verdi, con la polpa interna di colore rosa. Assomiglia a una mini anguria, in realtà si tratta di una varietà di limone. La polpa è succosa e leggermente dolce. Infine, abbiamo lo yuzu, frutto giapponese dal gusto agrodolce e di colore giallo, si utilizza per preparare tisane, dessert e dolci.
