Cibo scaduto: in molti casi si può ancora mangiare. Le dritte per eliminare gli sprechi alimentari e capire quando un alimento è ancora commestibile
Il cibo che si spreca ogni giorno nel mondo raggiunge livelli inauditi. Quanto ne buttiamo in casa perché avanzato o semplicemente perché non abbiamo fatto attenzione ed è andato a male? E per quello scaduto come comportarsi? L’istinto principale è proprio quello di gettarlo nella spazzatura una volta superato il limite della scadenza, ma siamo sicuri che questa è sempre la linea giusta da seguire?
Il cibo scaduto non sempre va buttato. Ogni elemento è a sé e molto dipende da come viene conservato. Da attenzionare, poi è anche il tipo di scadenza (perché non tutte sono uguali). Ecco allora che è necessario imparare a saper gestire anche questo aspetto per ridurre gli sprechi alimentari strappando dalla spazzatura cibo che è ancora integro e che può essere assolutamente mangiato. Vediamo nella nostra guida alcuni suggerimenti utili che ci indicano come comportarsi in questi casi.
Cibo scaduto: quando non buttarlo, le dritte
Quando si parla di cibo scaduto la prima precisazione da fare è quella di guardare sì l’etichetta ma saper leggere anche correttamente le diciture. Bisogna, infatti, sapere distinguere tra il “da consumarsi entro” che è riservato al cibo fresco e il “da consumarsi preferibilmente entro”. In questo secondo caso, infatti, i cibi non sono pericolosi se consumati successivamente quella data.
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Il “preferibilmente” indica che quel cibo dopo un certo periodo potrebbe perdere alcune proprietà ma di certo non è pericoloso per la salute. Indica, infatti, la possibile modifica della qualità e non della sicurezza. Per fare un esempio, olio o la pasta possono essere consumati anche dopo sei mesi dalla scadenza indicata. Per le uova, invece, meglio non superare una settimana. Per uno yogurt, dipende dai casi, alcune volte anche una settimana dopo la scadenza è ancora integro.
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Ci sono poi tanti altri prodotti alimentari per i quali non c’è l’obbligo di scadenza come il sale da cucina, i prodotti ortofrutticoli freschi, l’aceto, alcune bevande alcoliche come il vino, lo spumante e prodotti simili e gli zuccheri allo stato solido. In questi casi è importante conservare il prodotto in maniera adeguata e controllare sempre il suo stato prima di consumarlo, facendo attenzione a odore e consistenze, avendo l’accortezza di tenerlo lontano da fonti di calore e luce.