Sono giunte segnalazioni di alcune famiglie intossicate dal monossido della stufa a pellet: cosa sappiamo in merito alla sua sicurezza?
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Per tutto l’inverno sono giunte diverse segnalazioni, in realtà non molte, di famiglie intossicate dal monossido di carbonio sprigionato dalla stufa a pellet. Ciò ovviamente ha messo in allarme tutti i possessori di tale apparecchio. Ma si è trattato di fenomeni isolati, oppure c’è un rischio concreto nell’utilizzo della stufa?
Certo è che incidenti del genere sollevano molteplici dubbi, e un poco spaventano. Ma le stufe a pellet sono del tutto sicure o si corre qualche rischio? Per questo tipo di impianti, la cosa fondamentale è l’installazione corretta. Il tecnico che installa il tutto deve rispettare determinati protocolli, inoltre si devono effettuare periodici controlli, nonché una costante pulizia.
Le stufe a pellet sono messe in totale sicurezza oppure si corrono dei rischi?
Il monossido di carbonio sprigionato da stufe e camini è molto pericoloso, poiché inodore e incolore, e può essere letale. Insomma, si tratta di una sostanza che uccide silenziosamente. È emblematico il recente caso di Fano, dove sette persone sono state intossicate per via del malfunzionamento della stufa a pellet. Fortunatamente, nessuno è deceduto, i vigili del fuoco sono accorsi in tempo.
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Tuttavia, il fenomeno non deve mai essere sottovalutato. Anche gli esperti sottolineano che le stufe a pellet, anche quelle più moderne e tecnologiche, non sono mai sicure al 100%. Per questo motivo, occorre sempre prendere precauzioni. La stufa a pellet è sicuramente un’ottima alternativa al riscaldamento tradizionale. Si tratta di una tecnologia moderna, efficiente, economica e sostenibile. Ma anche questa non è esente da rischi.
Se una stufa è difettosa, può diffondere monossido di carbonio all’interno dell’abitazione, ma non è tutto. Anche i sacchi di pellet possono essere pericolosi. Se lasciati in un ambiente piccolo e chiuso, infatti, i cilindri di pellet possono subire trasformazioni chimiche e rilasciare gas letale. Il consiglio è quello di tenere le scorte di pellet in un ambiente areato. Ma se respiriamo il monossido di carbonio, che cosa accade al nostro corpo?
Il gas riempie i polmoni, legandosi poi all’emoglobina nel sangue, praticamente subentrando al posto dell’ossigeno. I sintomi di intossicazione da monossido sono mal di testa acuto, nausea, crampi allo stomaco e senso di oppressione. Se non si interviene nell’immediato, si rischia la morte. Quando si utilizzano apparecchi del genere, bisogna essere sempre previdenti e adottare tutte le misure necessarie.
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Tra queste, abbiamo l’installazione della stufa da parte di un tecnico esperto, il controllo e la pulizia, e anche prevedere una presa d’aria esterna collegata alla stufa, cosa non obbligatoria, ma consigliata. Infine, si può anche installare un dispositivo di rilevazione di fumo, gas e monossido. Quando si utilizzano camini o stufe, è sempre bene tenere qualche spiraglio aperto, specie di notte, quando si sta dormendo.