Venezia%2C+il+carnevale+sar%C3%A0+plastic-free%3A+i+divieti
orizzontenergiait
/2023/02/16/venezia-carnevale-plastic-free-i-divieti/amp/
News

Venezia, il carnevale sarà plastic-free: i divieti

Venezia vuole diventare una città sempre più verde. E lo fa vietando la plastica durante la festa più famosa della città: il carnevale

Maschera di carnevale – Pixabay – OrizzontEnergia.it

PER TUTTI GLI ALTRI AGGIORNAMENTI SEGUICI SU INSTAGRAM

Il carnevale di Venezia è famoso in tutto il mondo per la sua bellezza, eleganza e tradizione. Le origini del carnevale risalgono al XIII secolo, ma il periodo di massimo splendore e popolarità fu nel XVIII secolo, quando la città di Venezia era una delle più ricche e potenti d’Europa. Durante il carnevale, le strade e le piazze di Venezia si riempiono di maschere e costumi elaborati, spesso ispirati all’abbigliamento e alla cultura del XVIII secolo. Gli abiti sfarzosi, le maschere decorate e l’atmosfera festosa creano un’esperienza unica che attrae visitatori da tutto il mondo.

Inoltre, il carnevale di Venezia offre molte attività e spettacoli, tra cui sfilate di maschere, concerti, balli e spettacoli di fuochi d’artificio, che offrono un’esperienza indimenticabile per i visitatori di tutte le età. Infine, l’atmosfera romantica e misteriosa di Venezia, con i suoi canali e palazzi storici, contribuisce a rendere il carnevale di Venezia uno degli eventi più affascinanti e unici al mondo. Ma quest’anno sarà un carnevale molto speciale.

Venezia, il carnevale quest’anno sarà diverso

Carnevale di Venezia – Pixabay – OrizzontEnergia.it

Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha deciso di fare un passo avanti per rendere la città sempre più ecologica e sostenibile, a partire dal suo evento più famoso, il Carnevale. Il primo cittadino ha firmato un’ordinanza che vieta l’utilizzo e la dispersione di festoni in plastica durante le celebrazioni. Questa scelta dimostra l’impegno dell’amministrazione comunale per la tutela dell’ambiente e delle acque della città.

POTREBBE ANCHE INTERESSARTI >>> Europarlamento da l’ok: è ufficiale dal 2035 stop alla vendita

Venezia, meta turistica di milioni di visitatori ogni anno, rappresenta una perla unica e preziosa, ma anche molto delicata. Per questo motivo, l’amministrazione comunale ha deciso di ridurre l’impatto ambientale del Carnevale, senza però rinunciare alla festa. La manifestazione, che si terrà dal 4 al 21 febbraio, vedrà i partecipanti dover rinunciare in parte alle classiche stelle filanti e coriandoli, che spesso finiscono inquinando le acque cittadine. In questo modo, Venezia aspira a diventare sempre più una cittàplastic-free, in linea con le esigenze della salvaguardia dell’ambiente e del patrimonio culturale della città.

POTREBBE ANCHE INTERESSARTI >>> Fast food, cambiamenti in arrivo: tutto per essere più ecosostenibili

L’assessore all’Ambiente, Massimiliano De Martin, ha invitato a leggere attentamente l’etichetta dei festoni per accertarsi che non siano fatti di plastica, e ha sottolineato che anche i venditori dovrebbero rispettare le politiche comunitarie locali. In un comunicato, ha affermato che la recente ordinanza del sindaco riguarda gli spazi pubblici, ma che è importante adottare un comportamento responsabile anche in ambito privato. L’assessore ha infine sottolineato come le piccole scelte quotidiane contribuiscano a rendere la città più bella e ambientalmente protetta, auspicando di avere un Carnevale green.

Multe per i trasgressori

Chi trasgredirà e continuerà a utilizzare festoni di plastica, anziché di carta, verrà sanzionato con una multa da 25 a 500 euro. Come si legge nell’ordinanza, infatti, la dispersione di festoni di plastica sul suolo pubblico è un danno per l’ambiente, ma anche per le tasche del Comune: “(…) è causa di imbrattamento di calli, campi, strade, marciapiedi, bordi di marciapiedi, caditoie stradali, luoghi pubblici, oltre che di intasamento dei chiusini in caso di pioggia, con conseguente inquinamento ambientale, in particolare dei rii e dei canali, con i conseguenti impegni ed oneri per l’Amministrazione comunale, oltre al danno dell’immagine della Città”.