Tra le attrazioni naturali più conosciute al mondo ci sono certamente le Cascate del Niagara, leggendarie ispiratrici di film e avventure
Le cascate del Niagara sono a nord-est dell’America Settentrionale tra gli Stati Uniti e il Canada. Sono famose in tutto il mondo per i loro incredibili salti d’acqua. La loro altezza raggiunge solo i 52 metri, ma la loro fama riguarda, in particolare, l’imponente flusso di acqua che, oggi, alimenta anche una centrale elettrica.
Il suo flusso è stimabile, nel momento di piena, in 168.000 metri cubi di acqua al minuto, di media si aggira intorno ai 110.000 metri cubi. Le cascate dividono le città omonime e gemelle di Niagara Falls nell’Ontario e Niagara Falls nello Stato di New York. Meta tradizionale dei viaggi di nozze degli americani del nord, oggi molto gettonata anche da chi arriva da oltreoceano.
Le cascate sono arrivate al grande pubblico grazie allo storico film Niagara, girato nel 1953, dal regista Henry Hathaway e con Marilyn Monroe come protagonista. Molti degli edifici che costruirono per la scenografia sono rimasti e i turisti e gli appassionati cinefili possono ancora visitare.
Il nome sembra avere origine da un termine proprio della lingua irochese dei pellerossa d’America, Onguiaahra che tradotto significa acque tonanti. La tribù degli Neutrale, chiamata in questo modo da dei coloni francesi, li aiutò mediando per risolvere alcune dispute con altre tribù locali.
Dopo la loro scoperta da parte degli europei, per, circa due secoli, le sponde rimasero proprietà privata di alcuni coloni che chiedevano una certa somma ai turisti perchè potessero vedere il grande spettacolo naturale. Un movimento di intellettuali e naturalisti chiese di rendere libero il passaggio.
L’incredibile avventura di una donna agli albori del ‘900
Nel 1885 lo Stato di New York comprò le terre della sponda americana e costituì il Parco statale delle cascate. Sempre nello stesso anno anche lo Stato canadese dell’Ontario acquistò i terreni e diede vita al Parco Regina Vittoria delle cascate. La gente cominciò a visitarle sempre più spesso e in molti decisero di sfidare la forza dell’acqua delle cascate gettandosi dalla cima.
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In pochi tornarono a riva e in pochi sopravvissero all’avventura. Ci fu, però, una donna, Annie Taylor Edson, che sfidò la loro forza gettandosi dalla cima rinchiusa in un barile. Era il 24 Ottobre 1901, il giorno del suo compleanno. Un team di tecnici si adoperò per chiudere e pressurizzare il barile.
Aggiunsero anche delle zavorre sul fondo in modo che il barile cadesse in verticale. Alla non più giovane età di 63 anni, Annie volle sfidare la sorte. Così i tecnici gettarono il barile dal punto più alto delle cascate. Chi era presente all’evento, rimase con il fiato sospeso per una ventina di minuti. Quando il barile fu ripescato la donna era viva e vegeta.
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Alcuni documenti dell’epoca riportano le parole che Annie disse dopo la sua avventura:
“Ho pregato ogni secondo che ero dentro al barile, tranne per alcuni secondi durante la caduta, quando sono piombata in stato di incoscienza. Nessuno dovrebbe mai tentare di farlo, preferirei camminare fino alla bocca di un cannone sapendo che sta per sparare piuttosto che fare di nuovo una caduta del genere“.