L’industria tessile al centro del riciclo e del riutilizzo a favore del Pianeta: vediamo come ridurre l’impatto ambientale
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La transizione ecologica implica una serie di strategie e politiche volte alla riduzione delle emissioni di CO2 e del riscaldamento globale. Tutta la ricerca e la scienza al lavoro per affievolire l’impatto ambientale negativo e proteggere la salute del nostro Pianeta. Le dinamiche della transizione si compongono di più azioni sostenibili da applicare in molti settori industriali.
A questo si aggiungono la raccolta differenziata dei rifiuti, il riciclo e il riutilizzo dei materiali di recupero. L’economia circolare si basa proprio su questi capisaldi al fine di ridurre l’impatto ambientale causato dal rilascio degli scarti di ogni genere e natura. Alternativa all’economia lineare, la circolare è un modello di produzione e consumo a favore dell’estensione del ciclo di vita dei prodotti il più a lungo possibile, generando ulteriore valore.
L’economia circolare coinvolge tutti i settori, soprattutto quelli industriali, al fine di ottenere vantaggi ambientali consistenti e rilevanti. Non si sottraggono a questo nuovo modello la moda e il settore dell’abbigliamento. La promozione del riutilizzo dei tessuti dà un significativo apporto, con una considerevole riduzione dell’impatto ambientale, calcolato in 70 volte meno.
Gli studi confermano il trend positivo e certificano che il riutilizzo dei tessuti sia più vantaggioso del riciclo a livello globale. Il risparmio si estende anche alla quantità di acqua e alle emissioni di gas serra nell’atmosfera. I tessuti sostenibili, creati con gli scarti di indumenti riutilizzati, sono la risposta migliore ai problemi sopraelencati.
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Via libera, dunque, agli investimenti per incentivare gli impianti di riciclaggio di fibre tessili e per favorire la catena di valore circolare. Meglio riutilizzare che riciclare in modo da abbattere ulteriormente l’acquisto di nuovi capi, spesso in esubero. Le strategie devono confluire nel miglioramento degli impianti all’avanguardia che consentono di non perdere capi di abbigliamento e fibre tessili altrimenti destinate inutilmente agli inceneritori.
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Inoltre la moda può cambiare visione, partendo dalla produzione a monte di prodotti ecosostenibili, nell’ottica di un allungamento del ciclo di vita dei prodotti tessili. Gestire poi al meglio e con lungimiranza l’incredibile quantità di materiali che si accumulano, da riutilizzare negli ambiti moda e abbigliamento, con creatività sostenibile.