Tutti amiamo il miele ma rischiano veramente di non averne piu nei prossimi anni. Cosa dobbiamo fare quindi? Scopriamo prima le cause.
PER TUTTI GLI ALTRI AGGIORNAMENTI SEGUICI SU INSTAGRAM
Fresco e dal sapore zuccherino, il miele è una manna dal cielo, è proprio il caso di dirlo. In commercio ve ne sono di tantissime tipologie, millefiori, arancia o eucalipto da somministrare a chi ha la tosse. Il miele infatti è noto per essere un ottimo rimedio naturale per combattere questi malanni stagionali.
Ma non è solo salute ma tanta bontà: cosa fare quindi? Possiamo renderlo protagonista delle nostre pietanze; nei dolci infatti può fare assolutamente la differenza. Del resto il miele è l’alleato di tutti, persino di chi segue una dieta ipocalorica, visto che sulle fette biscottate è davvero una delizia per un colazione sana e gustosa.
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE -> Falso miele cinese, come riconoscere l’originale dai fake
Dalla Campagna Amica Sardegna è arrivata una notizia che purtroppo sapevamo che sarebbe arrivata da un momento all’altro ma non eravamo ancora pronti; si assiste ad una produzione di miele più che dimezzata negli ultimi anni e quella del 2022 certamente verrà ricordata per essere stata una pessima annata, soprattutto per il sud della Sardegna.
Cosa ha determinato questa drastica riduzione? L’inquinamento ed il cambio climatico, in particolare il troppo caldo ha provocato una riduzione nella produzione in termini percentuali che toccano il picco dell’80%, una catastrofe insomma. Le api sono state messe a dura prova e nonostante gli interventi per alimentarle ed idratarle, il danno è stato cagionato. Negli ultimi anni infatti da una produzione pari a 50 kg ad alveare si è passato adesso ad una riduzione che oscilla dai 5 ai 30 kg.
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE -> Miele di nettare e miele di melata conosci la differenza? Non ci hai mai fatto caso
Le api, sia domestiche che selvatiche producono il 70% dell’impollinazione di tutte le specie vegetali e favoriscono il 35% della produzione di cibo. Un valore che definito in termini economici è stimato in circa 153 miliardi di euro a livello mondiale, 22 miliardi a livello comunitario e 3 miliardi a livello nazionale, queste sono le statistiche Coldiretti fornite direttamente da Ansa.