Gli insetti impollinatori come le api sono fondamentali per l’equilibrio dell’ecosistema, ed è necessario salvaguardarli
PER TUTTI GLI AGGIORNAMENTI SEGUICI SU INSTAGRAM
Le api hanno un ruolo molto importante nell’ambito della natura perché contribuiscono alla riproduzione vegetale. La loro morfologia è perfetta per questo compito. L’impollinazione avviene grazie alla loro laboriosità. Prima di tutto, si nutrono del nettare secreto dalle stesse piante per richiamare gli insetti.
Nel frattempo il loro corpo si cosparge di polline. Nei vari spostamenti questo viene trasportato da fiore in fiore favorendo così la fecondazione, quindi la nuova nascita di frutti. Le api hanno una funzione fondamentale negli ecosistemi. Un terzo del nostro cibo dipende dalla loro opera di impollinazione.
La sparizione di questi insetti comporterebbe, dunque, conseguenze devastanti. Il valore del servizio da loro offerto, in tutto il mondo, è enorme. Dalla fine degli anni ’90, soprattutto in Europa ed in Nord America, molti apicoltori hanno iniziato a segnalarne un’anomala e repentina diminuzione. Le cause sono molteplici ed agiscono sia singolarmente che in combinazione.
Tra queste la più incisiva è l’uso dei pesticidi. Aggiungiamo il cambiamento climatico, il riscaldamento globale e la perdita di habitat naturali. Infine annoveriamo anche malattie e parassiti. Da anni i ricercatori registrano un calo del 25% attraverso varie segnalazioni su tutto il Pianeta.
Queste sono state possibili grazie a portali disponibili online, nei quali qualunque cittadino può entrare per dare informazioni sull’argomento. Ma, nonostante il numero di registri disponibili cresca esponenzialmente, le segnalazioni calano. Questo potrebbe indicare che i preziosi insetti sono sempre più difficili da vedere.
Dall’analisi è emerso che un quarto delle oltre 20.000 specie conosciute non viene più censito. Sulla base degli studi condotti dalla FAO, questi insetti contribuiscono alla diffusione di oltre il 75% delle colture globali, senza la loro azione potremmo trovarci in una una situazione di insicurezza alimentare tanto che le rese agricole diminuirebbero.
Tra le moltissime piante completamente dipendenti dagli impollinatori troviamo le fave di cacao, le noci brasiliane, gli albicocchi ed i kiwi. E’ importante ideare iniziative volte alla loro protezione. Per esempio la Strategia per la Biodiversità 2030 dell’Unione Europea porta varie proposte che mirano a salvaguardare l’ecosistema ed a garantire l’integrità naturale e la sicurezza alimentare.
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE: Foche monache, questa la regione italiana che amano di più
Il progetto Life 4 Pollinators, coordinato da Marta Galloni, professoressa di Botanica, vuole sensibilizzare la gente sull’argomento. Sottolinea il fatto che dobbiamo tutti contribuire ad aumentare l’eterogeneità dei paesaggi attraverso la creazione di ambiti naturali e semi naturali.
Anche in aree sfavorite, come i centri urbani. Possiamo dunque fare qualcosa, ad esempio, creare delle piccole aree verdi con diverse varietà di piante da fiore sulle terrazze, sui balconi, sui davanzali. senza l’uso di insetticidi. E’ importante che queste fioriscano in diversi periodi dell’anno per permettere alle varie specie di insetti di svolgere l’impollinazione.
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE: Non tutti vogliono compagnia: gli animali più solitari
Lasciamo delle disponibilità di acqua, soprattutto nei periodi di siccità. Nei giardini o nei parchi disponiamo delle zone un pò incolte, anche con erba alta, specifiche per favorire la diversità. Serve dunque anche la giusta informazione al riguardo, con eventi, cartelloni e progetti per aumentare la consapevolezza dei cittadini ed ottenere risposte adatte a tutelare il nostro ambiente ed il nostro pianeta oltre che noi stessi.