Esiste un agrume tipico della nostra penisola che sta rischiando di scomparire del tutto. La famiglia degli agrumi è molto più vasta di quel che pensiamo, vediamo allora di che si tratta.
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L’agrume chiamato in causa per il triste destino che pare attenderlo appartiene al genere Citrus, quello a cui appartengono la maggior parte degli agrumi conosciuti.
Conosciamo tutti gli agrumi più comuni come arancia, mandarino e limone. Meno noti sono però il cedro, il pompelmo e la lumia. Oggi parleremo proprio di quest’ultima.
Conosci questo agrume? La lumia sta per scomparire dall’Italia
La lumia è un agrume tipicamente siciliano caratterizzata da un profumo molto intenso ed una spessa scorza gialla. Questa pianta il cui nome si applica anche al frutto che produce, è principalmente ornamentale ma esistono anche dei possibili usi alimentari. La parte bianca interna alla scorza non è commestibile.
A livello visivo la lumia ricorda il limone o il cedro ma la si distingue per la sua caratteristica forma a pera. La varietà più diffusa è infatti la Citrus lumia pyriformis, volgarmente conosciuta presso gli abitanti delle terre sicule come “pera del commendatore“. La buccia si sviluppa a volte in forma liscia altre rugosa ed è di un giallo vivo.
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Il sapore dell’agrume è acidulo e ne esistono tuttavia di varie forme. Sono note lumie di forma tondeggiante come le varietà “pomo d’Adamo” e “Castagnetola“. Le foglie della pianta sono di forma lanceolata dentate sui bordi. I fiori che produce sono a forma di grappolo, grandi e profumati. La pianta della lumia fiorisce due volte l’anno.
Solitamente la pianta è utilizzata per abbellire orti e giardini e difatti è molto gettonata presso diversi vivaisti. Ricco di vitamine e minerali, il frutto contiene le proprietà benefiche del limone e del cedro. La lumia non è tuttavia notoriamente considerato un agrume commestibile ma non significa che non lo si possa mangiare.
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La cosa importante è non mangiare l’albedo, lo strato di colore bianco interno alla buccia, poiché possiede un’alta capacità inibitoria nei confronti della cicloossigenasi, la più alta fra gli agrumi. Limitati dunque a buccia e polpa. Dalla lumia è possibile ricavare marmellate, confetture, conserve, gelatine e canditi.