Piangere fa bene, lo sapevi? La società ci invita a pensare che è segno di debolezza ma non è così. Ecco cosa dicono gli studi
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In una società che ci vuole sempre perfetti ed impeccabili, mostrarsi fragili non è concesso. Ecco perché le lacrime sono assolutamente da trattenere, soprattutto in pubblico. Un concetto del tutto sbagliato quello che ci circonda in modo non scritto ma come una prassi alla quale non si rinuncia. Ma chi l’ha detto che è davvero così?
Semmai è l’opposto contrario. Piangere è una reazione naturale, la primissima che abbiamo quando veniamo al mondo. Basterebbe pensare solo a questo per far cadere la vergogna di far scendere le lacrime in pubblico per un gesto del tutto naturale, una reazione fisiologica ad uno stato che cambia, che sia fisico o anche emotivo. Ecco perché bloccare le lacrime è assolutamente sbagliato. Ti sveliamo perché piangere fa bene alla salute.
Spesso diciamo pianto liberatorio, ma perché? Perché con le lacrime esterniamo quello che ci accade da dentro, nella maggior parte dei casi si tratta di far uscire fuori delle forti emozioni, esito di eventi importanti, sia positivi che negativi, da una promozione, ad una nascita fino ai lutti o alle partenze, senza escludere i ricordi che riaffiorano e fanno rivivere forti emozioni.
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Oltre questo, il pianto secondo quanto emerge dagli studi realizzati dal professor William Frey, biochimico dell’Università del Minnesota negli Stati Uniti, è benefico. Con le lacrime, infatti, l’organismo espelle le sostanze nocive prodotte quando si crea una forte tensione emotiva. Alla base delle lacrime ci sono alcuni ormoni, come corticotropina e prolattina, che aumentando in condizioni di stress e portano al pianto.
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Piangendo dunque si sta meglio perché si abbassa il livello di stress degli ormoni ed il sistema immunitario sviluppa più anticorpi. Un bisogno fisiologico, dunque, tipico degli esseri umani che, senza dimenticarlo, fa bene agli occhi. Emerge anche dagli studi fatti: quasi il 90% di chi ha partecipato all’indagine ha riferito di sentirsi meglio dopo aver pianto, soprattutto il popolo femminile che dice di piangere almeno 47 volte in un anno.