Sono sempre di più le aziende agricole guidate da giovani Under 35. Un vero e proprio cambio di rotta, dopo moltissimo tempo
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Spesso si di che i giovani non siano attratti dall’agricoltura. I motivi sono vari dalla presunta mancanza di opportunità economiche. Il lavoro – per lo più manuale – estremamente faticoso e spesso sotto il sole cocente. In molti poi sostengono che questa attività sia di basso profilo o, allo stesso tempo, poca prestigiosa. E infine, l’erosione del suolo, la deforestazione, l’inquinamento delle acque e l’uso eccessivo di prodotti chimici contribuisce a scoraggiare i molti ad avviare questa attività.
Tuttavia, c’è una crescente consapevolezza dell’importanza dell’agricoltura per la sicurezza alimentare e la sostenibilità ambientale, e molti giovani stanno intraprendendo carriere in questo settore. Inoltre, ci sono molte opportunità per i giovani di innovare e utilizzare la tecnologia per migliorare l’efficienza e la sostenibilità dell’agricoltura.
Sempre più giovani lavorano la terra: i dati
L’analisi della Coldiretti, presentata in occasione degli Oscar Green 2023, rivela che l’agricoltura in Italia sta offrendo opportunità di lavoro a circa 100mila giovani, e rappresenta l’unico settore in crescita con un aumento dell’1%. Mentre gli altri settori subiscono un calo del 13%, negli ultimi 10 anni solo le imprese agricole hanno mostrato una crescita costante, con circa 55mila under 35 che hanno deciso di investire nella coltivazione dei campi.
Nonostante la crisi, la pandemia e la guerra, il settore primario rappresentato dall’agricoltura sta diventando un punto di riferimento per le nuove generazioni: negli ultimi 12 mesi sono nate ben 17 nuove realtà al giorno. La mancanza di manodopera che ha colpito le campagne l’anno scorso può essere colmata grazie alle opportunità di lavoro offerte da questo settore, che è oggi in grado di garantire impiego a circa 100mila giovani.
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Durante la 16esima edizione degli Oscar Green, il premio per la creatività dei giovani imprenditori, è intervenuto il Ministro dell’Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste (MASAF), Francesco Lollobrigida. Egli ha sottolineato come frequentare un Istituto agrario porti ad un’occupazione garantita nel 90% dei casi, mentre proseguire gli studi universitari in questo settore può aumentare le possibilità di impiego fino al 300%. Oggi, la vocazione per la terra può essere economicamente vantaggiosa.
