Durante le nostre passeggiate nella natura ci può capitare di incontrare alberi ricchi dei loro frutti, la domanda è: possiamo raccoglierli?
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La campagna è ricca di tesori, quando la stagione si allarga e diventa più calda, la natura comincia a rinascere ed a mostrare la sua bellezza. Passeggiando vicino a campi ed orti ci possiamo trovare ad ammirare alberi da frutto o coltivazioni di verdura di ogni tipo, in base alla stagione.
A volte si tratta di zone recintate, ma altre volte si tratta di aree aperte o limitrofe alla strada. Può essere che siamo presi dal desiderio di cogliere una fragola matura. In primavera tutto ricomincia il suo ciclo, anche nella vegetazione spontanea. Gli orti, grazie ad un pregresso lavoro di aratura, concimatura e potatura sono pronti ad accogliere le nuove sementi.
Ad esempio possiamo piantare i meloni, le angurie, i finocchi, il peperoncino o la zucca. Gli alberi germogliano e ad aprile fioriscono albicocchi, meli e peri. Si aggiungono i cotogni, i gelsi, i ribes e l’uva spina. A maggio, giungono anche i melograni e i kiwi, ben aggrappati alle loro pergole.
Nella maggioranza dei casi, quando intravediamo questi frutti colorati e maturi tra le foglie ci viene il desiderio di coglierle. Molte proprietà come cascine, casali o ville hanno grandi terreni intorno. In genere sono delimitati da reti metalliche o muri con una grande cancellata all’entrata. A volte però vi sono semplici paletti o piccole siepi.
Ma possiamo cogliere la frutta da un albero che troviamo sulla nostra strada? Che cosa dice la legge
Questi confini evidenziano chiaramente una proprietà privata. Dunque, per legge, tutto quello che sta al loro interno, come immobili, piante, adiacenze e così via, fa parte di un diritto che spetta al proprietario o affittuario, ed in quanto tale è tutelato attraverso il codice civile o penale.
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Nessuno può varcare quei limiti senza essere stato invitato o senza permesso. Sul terreno vi possono essere piante però, che negli anni, si sono sviluppate molto, sia in altezza che in larghezza. Può succedere, dunque, che alcuni rami varchino la delimitazione e sporgano oltre ad essa. Se dall’altra parte vi è una strada pubblica vige ancora il diritto di proprietà visto che le radici sono all’interno dei confini?
Se raccogliamo dei frutti che si trovano oltre una cinta, con la massima attenzione, senza apportare alcun danno, non commettiamo alcun reato. Qualora invece, agiamo maldestramente o con il chiaro intento di rovinare il ramo o l’albero potremmo essere accusati di danneggiamento.
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Se oltrepassiamo volutamente il recinto per poterli raggiungere, commettiamo due reati, violazione di domicilio e furto. Secondo le regole del buon vivere, ossia quelle norme non scritte che disciplinano i rapporti tra le persone, quando prendiamo una cosa altrui, non è un bel gesto, soprattutto se lo facciamo di nascosto dal proprietario. Quindi l’educazione vuole che prima chiediamo il permesso, a maggior ragione se la persona si trova nei paraggi.