La primavera è alle porte e le piante si apprestano a risvegliarsi dal periodo di riposo vegetativo. Quali sono le piante che vedremo sbocciare a fine febbraio?
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La primavera è quasi arrivata, febbraio ci regala gli ultimi giorni di freddo intervallati da intensi raggi di sole, la natura, dal canto suo, inizia a captare nell’aria la fine della stagione fredda.
Cosa succede alle piante con l’arrivo della primavera? Il riposo vegetativo in cui cadono durante l’inverno è propedeutico alla loro protezione e salvaguardia in vista della bella stagione.
Primavera: ecco l’elenco delle piante che inizieranno a sbocciare a fine febbraio
Con il recente innalzamento delle temperature l’inverno ci sta ufficialmente salutando. La natura inizia a risvegliarsi e a dare nuova vita alla propria linfa. Quali sono le piante pre-primaverili che sbocciano nel periodo a cavallo fra febbraio e marzo? Fra queste troviamo sicuramente la Clivia, una pianta dalle foglie lucide dal verde intenso.
Le infiorescenze della Clivia sono di un arancione vivace, la pianta è appartenente alla famiglia delleAmarillidacee ed è una sempreverde. La Clivia è una pianta originaria del continente africano, in particolare dell’Africa australe. Dal Giappone invece sboccia in questo periodo il cosiddetto “bastone di San Giuseppe“.
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Conosciuto anche come “albero della carta”, il bastone di San Giuseppe appartiene alla famiglia delle Thymelaeaceae e produce a fine inverno dei tipici fiori color crema estremamente odorosi. Le infiorescenze appaiono prima della comparsa delle foglie e possono presentare colori accesi come il rosso o il giallo, oltre che il crema.
Nativa della Cina è diffusa anche in America e Giappone. Il suo habitat naturale è la foresta o i pendii arbustivi, cresce bene nei terreni secchi e sabbiosi. Di questo periodo è poi tipica la fioritura della Manuka, o Leptospermum Scoparium, appartenente alla famiglia delle Mirtacee. La manuka è originaria della Nuova Zelanda e dell’Australia.
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Questa pianta è estremamente coriacea ed è una delle prime specie capaci di riforestare territori privi di vegetazione. Raggiunge un’altezza compresa fra i 2 e i 5 metri e le sue infiorescenze si colorano di bianco o viola intenso. Ultimamente viene coltivata soprattutto per il miele prodotto dai fiori che vanta proprietà antibatteriche.