Incredibile ma vero. Un gruppo di scienziati sta compiendo delle incredibili crudeltà in laboratorio. Un caso ha aperto una diatriba etica
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L’etica è un campo di studi che si occupa di temi e questioni morali, che riguardano il comportamento degli individui e delle comunità. Questa si basa su un insieme di principi e valori che guidano le decisioni e le azioni degli individui e delle istituzioni. E si focalizza sulla giustificazione razionale di tali principi e valori. Essa cerca di offrire una visione condivisa dei comportamenti moralmente accettabili, in modo da promuovere il benessere individuale e collettivo.
L’etica si applica a diversi ambiti, tra cui l’etica professionale, l’etica della ricerca scientifica, l’etica degli affari, l’etica medica, l’etica ambientale, l’etica sociale e politica, e molti altri. L’obiettivo dell’etica è di fornire una base solida per prendere decisioni responsabili e giuste. E che tengano conto dei diritti e degli interessi di tutti gli individui coinvolti. Ma è spontaneo chiedersi e interrogarsi quali sono i limiti imposti alla ricerca scientifica.
La ricerca scientifica ha superato il confine dell’etica?
La ricerca scientifica solleva spesso questioni etiche sul limite fino a cui essa può essere spinta, soprattutto quando comporta la sperimentazione su animali innocenti. Negli Stati Uniti, ad esempio, è stato creato un macaco rhesus sordo in laboratorio per testare un particolare trattamento contro la sindrome di Usher, che lo renderà gradualmente cieco e zoppo.
La questione etica dell’utilizzo degli animali per la ricerca è stata oggetto di dibattito per lungo tempo, e spesso viene discussa la necessità di trovare un equilibrio tra la ricerca scientifica e il benessere degli animali utilizzati nei test. Tuttavia, molti sostengono che gli animali siano fondamentali per la ricerca medica, poiché permettono di studiare malattie e sviluppare nuovi trattamenti, migliorando la salute umana.
Crudeltà per tutti, ma no per i ricercatori
Secondo i ricercatori, la creazione di questo macaco “modello” fornisce un’opportunità per testare la terapia genica come potenziale cura per la rara sindrome di Usher che colpisce solo tra le 4 e le 17 persone ogni 100.000. Questa colpisce le persone già dalla nascita, portando alla sordità, a problemi di equilibrio e alla perdita graduale della vista. Mentre attualmente non esiste una cura per questa malattia, molti si chiedono se sia necessario utilizzare metodi così crudeli per trovarne uno. Nel 2023, non ci sono alternative migliori per testare e sperimentare?
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Il team di ricerca dell’OHSU ha recentemente creato un macaco rhesus che è stato geneticamente modificato utilizzando la tecnologia di editing genetico CRISPR/Cas9 per sviluppare i sintomi della sindrome di Usher di tipo 1B, la forma più grave della malattia. Il cucciolo di scimmia, nato circa un anno fa, è sordo e mostra sintomi di equilibrio compromesso, con un’andatura traballante e irregolare, e diventerà progressivamente cieco.
Martha Neuringer, professoressa di neuroscienze presso l’Oregon National Primate Research Center dell’OHSU e professoressa associata di ricerca di oftalmologia presso la School of Medicine dell’OHSU, ha espresso grande soddisfazione per il risultato scientifico ottenuto, sebbene la sua importanza possa sembrare crudele da un punto di vista morale. La sindrome di Usher 1B causa una progressiva perdita della vista nei bambini per cui attualmente non esiste alcuna cura. Questo rende estremamente importante avere un modello di Usher preciso. Neuringer spera che questo modello possa essere utilizzato in futuro per salvaguardare la vista dei bambini affetti dalla sindrome. Secondo la professoressa, la creazione di questo modello rappresenta un risultato scientifico straordinario, che dovrebbe essere celebrato come un’impresa senza precedenti
Non l’unica sperimentazione e i dilemmi etici
La questione etica dell’utilizzo di animali per la ricerca medica è stata oggetto di dibattito per anni, e molte persone si chiedono se ci siano alternative migliori che non comportino il dolore e la sofferenza degli animali. Tuttavia, la ricerca medica sull’uso degli animali ha portato a importanti progressi nel campo della medicina, salvando molte vite umane e alleviando la sofferenza causata da malattie e patologie.
Recentemente è stato sviluppato un modello suino per studiare un’altra forma della sindrome di Usher, la tipo 1C. Nonostante l’obiettivo lodevole di trovare una cura o dei trattamenti per alleviare i sintomi della sindrome nei bambini, dovremmo cercare alternative che non implicano la sofferenza degli animali.
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Inoltre, i primati sono animali sociali e intelligenti e privarli della loro libertà e del loro ambiente naturale è terribile. Tutti gli animali meritano di vivere liberi nel loro habitat naturale e dobbiamo lavorare per raggiungere questo obiettivo. Negli Stati Uniti stanno sperimentando una terapia genica per contrastare la degenerazione retinica della sindrome di Usher, fornendo il gene MYO7A normale alla retina. L’esperimento è ancora in corso e si prevedono i primi risultati entro la fine dell’anno.