I dati parlano chiaro: circa un milione di persone rischia di dover abbandonare per sempre le rispettive case
I cambiamenti climatici stanno causando lo scioglimento dei ghiacciai in molte parti del mondo. A sua volta, questo scioglimento sta contribuendo all’innalzamento del livello del mare, poiché l’acqua proveniente dallo scioglimento dei ghiacciai si riversa nell’oceano.
L’innalzamento del livello del mare rappresenta una minaccia per le comunità costiere in tutto il mondo, poiché molte di queste aree sono vulnerabili alle inondazioni e alla erosione costiera. Inoltre, l’innalzamento del livello del mare può influenzare anche i cicli dell’acqua, causando eventi meteorologici estremi come uragani e tempeste più frequenti e intense.
L’alterazione dei modelli climatici sta causando profonde modifiche agli ecosistemi naturali e sta impattando anche il tessuto urbano delle nostre città. In particolare, l’innalzamento del livello del mare sta rapidamente ridefinendo le linee costiere, e secondo le stime dell’Organizzazione meteorologica mondiale, il numero di persone a rischio a causa dell’innalzamento del livello del mare potrebbe raggiungere la cifra di 900 milioni. Questa tendenza sembra destinata a continuare ad aumentare nel tempo.
Da Bangkok a Mumbai, molte città costiere rischiano di essere sommerse a causa dell’innalzamento del livello del mare. Mentre le temperature globali continuano ad aumentare, la perdita dei ghiacciai sta avvenendo a un ritmo sempre più rapido e inevitabile. Secondo il rapporto “Global Sea-Level Rise & Implications”, se la temperatura media globale aumenterà di 1,5°C, il livello del mare si prevede che si innalzi di circa 2 o 3 metri nei prossimi 2000 anni. Se invece si riuscirà a limitare l’aumento della temperatura globale a 2°C, il livello del mare potrebbe aumentare di 2-6 metri. Tuttavia, in caso di un aumento di temperatura globale di 5°C, il livello del mare potrebbe aumentare fino a 19-22 metri e continuare ad aumentare nei millenni successivi.
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Le conseguenze negative dell’innalzamento del livello del mare possono essere viste già nei prossimi anni, con effetti disastrosi per le persone e gli ecosistemi, soprattutto nelle piccole isole e città costiere ad alta densità abitativa. Secondo l’Organizzazione meteorologica mondiale, i Paesi Bassi, il Bangladesh, l’India e la Cina sono tra i paesi più esposti ai rischi connessi all’innalzamento del livello del mare. Sorprendentemente, tra le città più a rischio figurano anche le grandi capitali e megalopoli come Londra, New York, Los Angeles e Buenos Aires.
Secondo il rapporto, le città e gli insediamenti costieri svolgono un ruolo fondamentale nella transizione verso uno sviluppo più resiliente rispetto ai cambiamenti climatici. Nel 2020, quasi l’11% della popolazione globale, pari a 896 milioni di persone, viveva all’interno della Low Elevation Coastal Zone, un numero che potrebbe aumentare a oltre 1 miliardo entro il 2050.
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Nel corso del Novecento, l’innalzamento del livello del mare si è verificato a una velocità senza precedenti negli ultimi 3000 anni. Solo tra il 2013 e il 2022, si è registrato un aumento di 4,3 mm all’anno, rispetto all’aumento medio di 2,9 mm del decennio precedente. Alcune regioni costiere sono già costrette ad adottare misure preventive per prevenire danni economici e sociali causati dall’innalzamento del livello del mare. Ad esempio, le Fiji hanno cominciato a trasferire decine di villaggi che rischiavano di essere presto sommersi.