Legnano, al via una prova per tentare di ripristinare le foreste

A Legnano esperimento all’interno di un progetto europeo di quattro anni per riforestare i territori di alcune regioni: vediamo di cosa si tratta

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Bosco-Facebook-OrizzontEnergia.it

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Le problematiche relative al riscaldamento globale, alle emissioni di CO2 e alla deforestazione in atto sul nostro Pianeta coinvolgono tutti i paesi. Le strategie e le politiche stanno volgendo all’implementazione di progetti e piani di risanamento ambientale a contrasto anche dei cambiamenti climatici.

In particolare il tasso di perdita di foreste nel mondo è allarmante e la deforestazione, con la distruzione di foreste per destinare i terreni ad altri usi e per il commercio di legname è un problema globale. Il cambiamento climatico in realtà è sia una causa che una conseguenza della deforestazione e del degrado. Eventi estremi come incendi, siccità e inondazioni colpiscono proprio i polmoni del Pianeta, innescando con la perdita di alberi, danni e conseguenze per il clima.

Riforestiamo per salvare il Pianeta

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L’Europa e il progetto SUPERB per intervenire con il ripristino delle foreste a difesa delle biodiversità e dei servizi ecosistemici. In quattro anni 36 enti europei riuniti, in collaborazione con università, istituti di ricerca agenzie governative e associazioni, intendono ripiantumare intere aree con specie autoctone.

In Italia l’esperimento parte da Legnano e conta tremila e seicento nuove piante da inserire su un terreno agricolo di 3 ettari. L’ambizioso progetto SUPERB prevede l’attuazione di soluzioni finalizzate al ripristino delle foreste in determinate regioni situate in ben 13 paesi europei. Sono state individuate 12 macro-aree in tutta Europa, tra cui la nostra Pianura Padana, dove piantare 10 ettari di boschi.

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Il progetto riguarderà aree urbane e peri-urbane, ricercando le migliori tecniche di realizzazione e poi di gestione delle nuove piantagioni di alberi. Già perché non basterà piantare gli alberi, ma saranno fondamentali le cure successive e necessarie al loro mantenimento e crescita. Parco Nord Milano, Università degli Studi di Milano e Università degli Studi del Molise i soggetti coinvolti nella gestione del progetto e nella sua realizzazione.

A monte l’individuazione dei terreni più adatti al programma di piantagioni con l’apporto di Forestami, il progetto promosso dalla città di Milano e da tutti gli enti coinvolti. Il piano prevede la messa a dimora di 3 milioni di alberi entro il 2030. E il primo bosco sperimentale sarà piantato a Legnano nell’area individuata fra il Cimitero Parco e la SP 12.

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Di importanza strategica anche la scelta delle piante da inserire nell’area che dovranno essere autoctone, certificate e con passaporto fitosanitario. Fra queste aceri, querce, frassini, peri e platani e arbusti fra i quali sanguinelle, ligustri, ginestre e biancospini. La suddivisione in dodici “plot” di 1.500 metri quadrati ciascuno, prevede la piantumazione dello stesso assortimento con però densità differenti per ettaro.

La scelta delle specie è subordinata all’individuazione di quelle più adatte a resistere ai cambiamenti climatici che hanno messo in difficoltà l’intero ecosistema padano. L’esperimento ha dunque una valenza anche scientifica che andrà a fornire indicazioni e valutazioni atte a revisionare la composizione boschiva della zona, con l’obbiettivo di definire nuove linee guida per la riforestazione dei territori italiani ed europei.

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