Ritornare ad abitudini che appartengono alle tradizioni delle nostre nonne potrebbe aiutarci a vivere in modo più etico e sostenibile
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Questi ultimi tempi ci hanno portato ad acquistare, anche in modo un poco sconsiderato, capi di abbigliamento a basso costo. Le famiglie con bambini piccoli, a volte, sono costrette ad accontentarsi di abiti che costano poco. Così come i giovani che, uscendo spesso e per essere al passo con la moda non si fermano a riflettere, e alla qualità preferiscono la quantità.
Del resto, a fine mese i conti vanno fatti. Gli abiti di qualità sono sempre più proibitivi. La necessità di cambiarsi spesso porta, quasi inevitabilmente, a scegliere la soluzione più semplice. O forse, si potrebbe tornare a fare ciò che per le nostre nonne era un’attività del tutto normale: rammendare.
Imparare a valorizzare ciò che possediamo mostra rispetto per l’oggetto in sè e per l’ambiente. Secondo un report di qualche anno fa, si stima che entro il 2050 l’impatto negativo sull’ambiente dell’intera filiera produttiva crescerà ancora. Il pret-à-porter, in particolare, impatta sull’ambiente in modo davvero eccessivo.
Si contano fino a 22 milioni di tonnellate di microfibre scaricate negli oceani. Le emissioni di gas serra arrivano ad 1.2 miliardi di tonnellate all’anno, senza contare le diverse sostanze nocive e scarti di lavorazione che entrano in circolo attraverso l’aria e l’acqua, con ripercussioni negative sulla nostra salute e su quella dell’ambiente.
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Rivedere le nostre priorità e il nostro stile di vita diventa, a questo punto, prioritario. Quindi, prima di gettare un indumento, fermiamoci ed osserviamolo molto attentamente. Dobbiamo proprio liberarcene ricorrendo al cassonetto? Se proprio non lo vogliamo più, possiamo scegliere di donarlo.
Oppure, possiamo rivenderlo su una delle app che possiamo trovare in rete. In questo modo guadagniamo qualcosa e facciamo del bene all’ambiente. Se, invece, ci piace il lavoro manuale, con ago e filo potremmo rammendarlo. E’ un modo per tramandare quelle antiche tradizioni che fanno parte della nostra cultura.
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E’ un’attività che stimola la nostra creatività. Se un abito non ci piace proprio più, potremmo pensare di trasformarlo in qualcos’altro di particolare. Infilare un ago con il filo aumenta la pazienza e la concentrazione. E il rammendo si trasforma, così, in un momento utile sotto molto punti di vista.