Ucraina, Greenpeace dirama una mappa con i danni ambientali provocati

Ad un anno dalla guerra, in Ucraina si contano i danni: Greenpeace ha diramato una mappa evidenziando gli effetti devastanti del confitto.

Ucraina danni ambientali
Ucraina, bimba tra le macerie – Instagram – OrizzontEnergia.it

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Ad un anno dal conflitto in Ucraina non possiamo usare il tempo passato perché nonostante il tristissimo anniversario, la situazione non si placa anzi, pare destinato a durare ancora. Non si riesce a mettere la parola fine e tutti ci speriamo, oltre ogni possibile retorica. L’uomo sa essere veramente malvagio. Ci stringiamo tutti attorno alle popolazioni colpite dal conflitto.

Del resto chi riesce a rimanere impassibile davanti ad una foto come questa? Riportata da Unicef Italia mostra una bambina triste, uno sguardo pesante che non dovrebbe avere affatto e che forse nemmeno l’ingenuità tipica di quegli anni può aiutare a donare del temporaneo sollievo.

Ucraina, Greenpeace fa la conta dei danni

Ucraina danni ambientali
Ragazzina davanti alle macerie – Instagram – OrizzontEnergia.it

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Secondo quanto redatto da Greenpeace emergerebbe come dall’inizio ad oggi sono stati danneggiati il 20% delle aree naturali protette e 3 milioni di ettari di foresta. Altri 450mila ettari si trovano nelle varie zone teatro dei combattimenti. La guerra ha provocato diversi danni: incendi, acqua, aria e suolo inquinati, per non parlare in generale delle varie contaminazioni.

Le esplosioni lasciano nell’aria un mix di composti chimici tra cui anidride carbonica che provocherà delle conseguenze visibili nei prossimi anni in termini di cambiamento climatico. Per non parlare degli ossidi di zolfo e di azoto possono inoltre provocare piogge acide nonché la bruciatura della vegetazione, soprattutto di conifere. Le piogge acide sono pericolose sia per l’uomo che per gli animali rendendo la zona poco sicura.

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“Mappare i danni causati dalla guerra in Ucraina è complicato dal fatto che gran parte del territorio liberato potrebbe essere disseminato di mine e altri ordigni esplosivi, mentre le forze russe occupano ancora parti del Paese, rendendo difficile la raccolta dei dati”, sono queste le parole di Denys Tsutsaiev di Greenpeace CEE a Kiev mostrando tutta la sua titubanza ed un pizzico di profonda tristezza per una strage che ricorderemo sicuramente per tutta la nostra vita, gli occhi dei bambini ucraini sono indimenticabili.

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