Anche la Chiesa chiede di inquinare meno: l’iniziativa

La Chiesa chiede di inquinare meno: le logiche della quaresima si adattano alle esigenze del momento. Tutti i dettagli del caso

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Chiesa (Canva) – Orizzontenergia.it

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La riduzione dell’inquinamento è una necessità sempre più urgente. Gli appelli a cambiare stile di vita arrivano su più fronti e già questo ci dovrebbe far capire come si tratta davvero di una questione impellente davanti alla quale nessuno dovrebbe più voltarsi. Quando però l’appello arriva anche da una realtà che forse nessuno avrebbe mai immaginato, allora le antenne si drizzano davvero.

Anche la Chiesa, infatti, ha chiesto ai fedeli di inquinare di meno attraverso un’iniziativa che sta risuonando in tutta Europa. Un modo per contribuire ad abbattere le emissioni in un periodo come quello della quaresima, nel quale ognuno rinuncia a qualcosa. Ecco l’appello e l’iniziativa, cosa dicono e da dove arrivano gli appelli.

La Chiesa chiede di inquinare meno: l’iniziativa appena partita

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Bici in città (Canva) – Orizzontenergia.it

Da sempre la quaresima è il periodo del digiuno e delle astinenze. Alcuni non mangiano la carne al venerdì, altri durante tutti i quaranta giorni ma non solo. C’è chi celebra il proprio digiuno anche in modi diversi come, ad esempio, spegnendo totalmente la televisione, oppure non usando la plastica. In Austria la Chiesa cattolica e protestante ha fatto di più.

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Ha chiesto ai propri fedeli di digiunare dall’auto. Un’iniziativa denominata “Autofasten”, chw significa proprio “digiuno dell’auto” che chiede di rinunciare all’uso dell’auto almeno nei 40 giorni della quaresima. Si è partiti così il 22 febbraio per andare avanti fino al 9 aprile, la domenica di Pasqua. Chi vi partecipa si impegna ad usare il meno possibile la propria auto scegliendo modi alternativi e più green di spostarsi usando i mezzi pubblici, la bicicletta o ancora meglio andando a piedi.

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Un invito, insomma, a vivere in modo diverso, a sostegno del pianeta e della propria salute. Markus Gerhartinger, portavoce dell’iniziativa, ha sottolineato come “il traffico automobilistico è ancora la seconda fonte di emissioni di gas serra e l’unico settore in cui le emissioni di CO2 sono aumentate in modo significativo”. In alcune città votate alla sostenibilità come Vienna tutto questo sarà certamente facile grazie ad una fitta rete di mezzi pubblici e a piste ciclabili che percorrono gran parte del perimetro cittadino. Nelle zone rurale un po’ meno.

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