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Uno dei giardini più belli si trova a Roma, scopri dove

Storia, arte e natura si fondono nello splendore di Castello Ruspoli a Vignanello, luogo magico da visitare.

Prato fiorito da Pixabay, sito OrizzontEnergia

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Le casate nobiliari rinascimentali hanno lasciato in eredità al nostro Paese un immenso patrimonio artistico. Oltre alle opere d’arte, era consuetudine far sfoggio di ricchezza e potenza attraverso la dimora nobiliare per antonomasia: il castello. Col rinascimento, un altro elemento va ad assumere una grande importanza, superando la funzione che aveva in epoca medioevale: il giardino.

Proprio per questo, il “giardino rinascimentale” è riconosciuto in tutto il mondo come “giardino all’italiana”. Un giardino, cioè, caratterizzato da forme geometriche ben definite a realizzare disegni spettacolari, ed adornato con elementi quali fontane e statue.

Un esempio di architettura verde

Farfalla in giardino da Pixabay, sito OrizzontEnergia

Un perfetto esempio di giardino rinascimentale è proprio a due passi da Roma, e fa da cornice ad uno storico castello: il castello Ruspoli, nel borgo di Vignanello. Realizzato nel ‘600, il giardino ne conserva ancora intatte le forme e il fascino. 

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Il giardino di Castello Ruspoli è diviso in quattro aree, ciascuna con un proprio nome e una propria funzione. C’è il Giardino di Verdura, perfettamente conservato e che è forse la parte più bella; poi il Giardino segreto, un’area verde realizzata ad un livello sottostante; la terza e la quarta area sono il Barco e Barchetto, due aree adibite a terreno di caccia. Infine c’è la Tenuta della Marescotta, un’area che sorge oltre il giardino, dedicata al frutteto. Un gioiello di geometrie verdi, e a cui si arriva attraversando un viale di siepi di bosco. 

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Pur noto con il nome di “Palazzo Ruspoli”, l’architettura è quella classica di un castello vero e proprio. Conserva ancora sia i quattro imponenti bastioni ai lati che il fossato, elementi tipici delle difese militari medievali.

La sua storia è molto antica. I suoi primi registri storici risalgono all’anno 847, come rocca fortificata. Sorto nel IX secolo, durante il papato di Leone IV il castello divenne un convento dato in gestione ai benedettini. Colpito più volte nei secoli seguenti, i viterbesi lo distrussero totalmente nel 1228, e fu per secoli conteso dalla Chiesa e dalle famiglie Aldobrandini, Borgia e Orsini.

Quando poi nel 1531 Beatrice Farnese Baglioni ricevette il castello in dono da Papa Clemente VII, il castello divenne la dote che Ortensia, figlia di Beatrice, portò per il matrimonio con Ercole Sforza Marescotti. Da allora, il castello si chiamò Castello Marescotti.

La denominazione attuale arriva nei primi anni del ‘700, quando l’ultima ereditiera dell’antica famiglia dei Ruspoli, Vittoria, sposò Sforza Vicino Marescotti.

Ancora oggi il Castello non smette di incantare per la sapienza del progetto architettonico di San Gallo il Giovane, che trasformò la rocca in palazzo, e per la realizzazione degli spazi esterni, attribuiti a Jacopo Barozzi da Vignola. Uno splendido luogo da visitare dove storia, arte e natura si fondono in una cosa sola. 

Sara Picardi

Sono nata a Napoli, abbastanza tempo fa da non voler dichiarare quando, ho studiato arte e continuo a circondarmene, quotidianamente. Adoro la comunicazione e ho il privilegio di lavorare in questo settore, principalmente in ambito grafico e nella produzione di testi. Ho racchiuso alcuni segreti inenarrabili nella mia raccolta di poesie "Pensieri Terrestri".