Finalmente risolto il mistero della palla di ferro ritrovata su una spiaggia giapponese, non si tratta di un UFO
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Alcuni giorni fa era stato segnalato un oggetto piuttosto particolare sulle rive del mar del Giappone. Più precisamente sulla spiaggia di Enshu nella città di Hamamatsu. Una signora, durante una sua passeggiata, lo aveva avvistato e allertato subito le autorità. Alcuni presenti avevano anche provato a spostarlo, ma senza riuscirci.
Nel momento in cui la notizia è apparsa sui giornali e in rete, le ipotesi fatte sono state, fin da subito, molto fantasiose. C’è chi ha ipotizzato un UFO, chi una mongolfiera spia e, per altri, una semplice riproduzione di un giocattolo. Le autorità giunte sul luogo avevano iniziato subito le varie verifiche per capire di che cosa si trattasse.
L’analisi ai raggi x ha respinto l’ipotesi iniziale che si potesse trattare di un ordigno inesploso svelando, allo stesso tempo, che l’interno era vuoto. Le autorità, inoltre, avevano isolato l’area e messo al sicuro la popolazione e i residenti della zona. In questo modo avevano potuto effettuare indisturbati tutte le verifiche del caso.
Le prove sono continuate per qualche giorno ed ora, finalmente si può mettere la parola fine all’episodio. Sembra, infatti, confermato dalle autorità locali che si tratterebbe di una semplice boa alla deriva. Molto probabilmente, dopo essersi staccata da una qualche imbarcazione, è finita sulla spiaggia.
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La corrente marina l’ha trasportata a riva dove si è arenata e dove è stata trovata dai passanti. Secondo alcuni testimoni sembra fosse lì già da un mese. Quindi ora siamo tutti più tranquilli. Non si tratta di UFO nè di uno strano strumento per spiare i giapponesi. Ora le autorità hanno rimosso la palla dalla spiaggia.
Hanno utilizzato attrezzature pesanti, come riferisce l’emittente giapponese NHK. La palla di metallo rimarrà ancora per qualche giorno in un magazzino, nel caso il proprietario volesse richiederla indietro. Se nessuno si presenterà, le autorità procederanno allo smaltimento, e tutto ritornerà come prima.
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Il capo del Dipartimento per lo sviluppo costiero della prefettura di Shizuoka, Masaki Matsuwaka, ha dichiarato che:
“Non siamo stati in grado di determinare di che tipo di detriti si tratta, ma è stato confermato che è sicuro, quindi provvederemo allo smaltimento come faremmo con qualsiasi altro detrito galleggiante“.