Sul Lago di Garda dalla sinergia del Comune e di un’azienda privata è nato un progetto che darà vita ad un polmone verde
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Lungo tutto lo stivale della nostra bella Italia, ci sono città che stanno riqualificando e rigenerando alcune aree urbane. Riqualificare, come ci indica il termine stesso, significa portare edifici esistenti al tempo che stiamo vivendo. Un esempio pratico è proprio di questo momento storico in cui urge migliorare edifici con classi energetiche poco efficienti ai livelli richiesti oggi.
Rigenerare alcune aree urbane significa dare nuova luce ad un patrimonio immobiliare già esistente rendendolo moderno, bello e funzionale. Si tratta di individuare zone degradate o poco in linea con gli standard abitativi di oggi e, integrando sia aspetti ambientali che economici, sociali e culturali, portarli a nuova vita.
In questi giorni un comune del territorio bresciano, grazie alla sinergia tra pubblico e privato, ha dato vita ad un progetto di notevole importanza ambientale. Si tratta del comune di Desenzano, caratteristico paese che si affaccia sul Lago di Garda. Una zona fortemente turistica e che, per questo motivo, negli ultimi anni ha subito una forte urbanizzazione.
In via Pratomaggiore a Rivoltella, lungo una strada ad alto scorrimento e vicina al centro abitato, il Comune, grazie al sostegno di Promotica, un’azienda del luogo, ha piantato 1.000 alberi. Cristina Degasperi, assessore all’ecologia ha affermato che:
«Anche se non disponiamo di molti terreni liberi, il numero delle piante a Desenzano è in costante aumento grazie alle tante iniziative messe in campo. Questa piantumazione col tempo crescerà e farà da cuscinetto verde in una strada molto trafficata, porterà beneficio all’aria che si respira e migliorerà anche il paesaggio. Un gesto importante e concreto ma anche dal grande significato simbolico».
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Alcuni dipendenti di Promotica, insieme a Legambiente, dopo aver ripulito l’area dai rifiuti, hanno messo a dimora gli alberi. Le piante scelte sono quelle che meglio aderiscono alle condizioni climatiche e naturalistiche del territorio. Si tratta di frassini maggiori, aceri campestri, olmi e carpino bianco e nero che daranno vita, un giorno, ad un bosco di sole piante autoctone.
Per i primi anni la crescita degli arbusti sarà monitorata dai volontari fino a quando non sarà più necessario.L’amministratore delegato dell’azienda, Diego Toscani sottolinea l’importanza di questo progetto come ulteriore passo avanti nel percorso di sostenibilità iniziato nel 2021.
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Il progetto si inserisce in uno più ampio chiamato La Campagna Mosaico Verde di LIFE Terra, che si propone di abbassare gli effetti del cambiamento climatico attraverso la creazione di isole verdi per un totale di 500 milioni di alberi entro il 2025. Un progetto molto ambizioso di cui Legambiente è l’unico partner italiano e l’azienda AzzeroCO2 come sostenitore.