Quello che ci siamo sempre chiesti è se davvero si può bere l’acqua di mare e cosa comporta questa azione: gli esperimenti nella storia.
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È uno dei quesiti che prima o poi ci poniamo tutti quanti. Bere l’acqua del mare è possibile? Quali sono le conseguenze sul nostro fisico? Tale quesito è sempre esistito, sin dai tempi antichi. Ma non solo, in epoca nazista, tra il luglio e il settembre 1944, si è cercato di scoprire la verità tramite numerosi esperimenti. Quali sono stati gli effetti sul corpo umano?
I nazisti, tramite crudeli esperimenti ai danni degli ebrei, hanno effettuato i più disparati esperimenti, senza porsi limiti. Persone del genere, totalmente prive di umanità, hanno usato i corpi dei pazienti come cavie. Tra i tanti e crudeli esperimenti, fecero loro bere acqua di mare, per scoprire gli effetti sul corpo umano nel corso del tempo. Cosa è stato scoperto?
Gli esperimenti sul corpo umano: gli effetti dell’acqua del mare
Per un periodo compreso tra una e due settimane, quindi 7/14 giorni, all’interno del campo di concentramento di Dachau, i nazisti costrinsero alcuni detenuti a bere solo acqua di mare. A condurre i test furono i militari dell’aeronautica e della marina tedesca, curiosi di scoprire gli effetti dannosi dell’acqua marina sul fisico.
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Costretti a nutrirsi con tozzi di pane e con acqua salata, dopo solo pochi giorni, i poveri detenuti iniziarono ad accusare sintomi di malessere. Forte disidratazione, spossatezza, diarrea, nausea, vomito, ma anche allucinazioni, i sintomi più comuni. Dalle analisi dei prelievi al fegato e al midollo spinale, furono raccolti dati che non hanno poi portato a nulla.
Nel giro di due settimane, tutti i pazienti morirono per disidratazione, in preda a forti convulsioni, crampi, dolori acutissimi e allucinazioni. L’esperimento fu un fallimento totale e non portò a nessuna conclusione, come quasi ogni esperimento nazista effettuato sui corpi dei detenuti.
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Dunque, se bevuta, l’acqua marina provoca veloce disidratazione a causa dell’elevata quantità di sali in essa disciolta (circa 35 grammi per litro). Se l’acqua è troppo salata, le cellule del nostro corpo si svuotano dell’acqua, per cederla al plasma, e così si atrofizzano. L’organismo si intossica, subendo gravi disfunzioni renali, che conducono alla morte.