In Italia scatta l’allerta per una possibile invasione di cavallette: a rischio molti campi agricoli, già distrutti dalla prolungata siccità.
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L’invasione delle cavallette spaventa, ogni anno si abbatte su diverse aree in Europa e in diversi territori in Italia. Siccità dovuta ai cambiamenti climatici e invasione di insetti fanno scattare l’emergenza in tutta la penisola. Gli agricoltori sono disperati e, con l’arrivo della primavera, temono il peggio. A rischio raccolti e coltivazioni.
Le cavallette provocano danni irreparabili, distruggendo interi campi, già massacrati dalla siccità. Due problemi che si uniscono, dando origine a un evento drammatico. Ma come mai le cavallette depredano i territori? Questi insetti invadono gli ambienti in gruppi di migliaia di esemplari, prediligendo le grandi coltivazioni. Proliferano in ambienti secchi, caldi e aridi. La crisi climatica è anche questo!
Le cavallette invadono l’Italia: i rischi che si corrono
I cambiamenti che stanno stravolgendo il mondo intero, la desertificazione di molte aree verdi, le temperature in aumento, le estati sempre più lunghe e siccitose, e un clima sempre più secco, sta favorendo la proliferazione di cavallette. Questi insetti si riproducono in queste condizioni, fino a diventare una vera piaga biblica.
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Le crepe che si formano nel terreno secco e arido, si prestano perfettamente per il deposito delle uova. Per questo motivo, gli esperti avvertono tutti gli agricoltori di arare per bene il proprio terreno, e di farlo continuamente per tutto il periodo. Il problema, comunque, resta quello delle tempistiche di coltivazione differenti.
In particolare, c’è una regione d’Italia che è più a rischio di altre. Si tratta della Sardegna, dove è scattato nuovamente l’allarme cavallette. I coltivatori, anche quest’anno dovranno armarsi di pazienza e combattere l’invasione della prossima primavera/estate. Già nel 2017, in Sardegna, c’è stata un’invasione di cavallette senza precedenti.
L’invasione del 2017 aveva dato origine a danni incalcolabili, per questo motivo, gli agricoltori ora sono sul piede di guerra. Giancarlo Dionisi, prefetto di Nuoro, chiede l’intervento dell’esercito. Solo nel 2022, le locuste hanno distrutto più di 60 mila ettari di terreno. Per la prossima estate, si potrà arrivare addirittura a 100 mila. E la regione è già in ginocchio per l’emergenza idrica.
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Bisogna agire con disinfestazioni mirate, magari sfruttando anche la tecnologia, grazie a droni che mappano le zone a rischio, individuando le più alte concentrazioni di insetti. Insomma, tutti sono schierati per riuscire a debellare questa piaga che ogni estate si fa sempre più violenta e distruttiva. Tra poche settimane si avrà la prima schiusa delle uova, è fondamentale agire tempestivamente.