Basta una sola pianta per dare nuova atmosfera alla casa, il tutto grazie al suo inconfondibile e meraviglioso profumo.
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Si chiama Stephanotis, chiamato anche gelsomino del Madagascar, una pianta originaria dell’Africa, dotata di un profumo incredibile, molto simile a quella del gelsomino classico. Questa varietà predilige un ambiente con temperatura mite, compresa tra i 18 e i 22 gradi, quindi è perfetta per essere coltivata in casa.
Proprio come il gelsomino che tutti noi conosciamo, la Stephanotis ha una crescita rapida, inoltre, riesce ad arrampicarsi ovunque. La particolarità di questa pianta sta proprio nel nome, Otis, infatti significa orecchio, proprio perché i petali del fiore ricordano la forma particolare di un orecchio umano. Insomma, è la pianta ideale da tenere in casa, ma scopriamo di più.
Come coltivare la Stephanotis, il gelsomino del Madagascar dal meraviglioso profumo
Il nome della pianta deriva dall’unione delle parole Stephanos, ossia corona, e, come accennato, Otis, orecchio. Sfruttata dagli indigeni come corona durante le cerimonie. Si tratta di una pianta rampicante, ideale da coltivare in appartamento. Questa si presenta con foglie verdi lucide e dalla forma ovale, lunghe circa 10 centimetri.
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I fiori spuntano in primavera e per tutta l’estate e diffondono un profumo davvero gradevole che si espande in tutto l’ambiente. Questi hanno forma tubolare, si formano a grappoli e sono ricoperti da una patina che assomiglia a della cera. I frutti maturano dopo un anno e sono ricchi di semi piumati. Il fusto, invece, è sottile, elegante, dall’aspetto semilegnoso.
Questa pianta può crescere in altezza fino a 5 metri, anche se in vaso raramente supera i 2 metri. Da novembre a febbraio, lo Stephanotis entra nel suo riposo vegetativo, essendo una pianta tropicale, occorre fare attenzione all’illuminazione e alla temperatura. Predilige luoghi a mezz’ombra, riparati dalle correnti. Ama la luce ma non i raggi diretti del sole.
Meglio esporla ad ovest o a sud, davanti a una finestra dotata di una tenda. È importante mantenere la giusta umidità, perciò bisogna nebulizzarla di frequente, rinfrescando le foglie. Il terriccio deve essere leggermente acido, si possono aggiungere corteccia e sabbia, e deve essere ben drenante per evitare il marciume delle radici.
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Le irrigazioni devono essere regolari, da primavera fino a novembre. Durate l’inverno, si annaffia pochissimo. L’acqua non deve essere troppo calcarea, meglio demineralizzata oppure acqua piovana. Ogni due settimane si può somministrare concime per piante da fiore. Alla fine dell’inverno si possono effettuare le potature. Si ammala raramente.