Ci sono alcuni campanelli d’allarme che ci dicono che il nostro pothos sta soffrendo, niente paura, basta poco e tornerà bellissimo
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Il pothos, epripremnum aureum, è una pianta ornamentale molto versatile ed utilizzata per abbellire le case. Possiamo metterla in ogni stanza perché si adatta bene e cresce molto facilmente. Il Pothos aureus è forse il più diffuso, le foglie sono a forma di cuore, di colore verde screziato di giallo.
E’ resistente e tollera anche situazioni difficili con poca acqua e poca luce. Naturalmente ci sono degli accorgimenti di base che dobbiamo applicare per evitare che soffra o muoia completamente. La pianta stessa ci darà i giusti segnali per farci capire se stiamo sbagliando e questo servirà ad attuare le giuste cure.
Appartiene alla Famiglia delle Aracee È una pianta rampicante dotata di radici aeree che servono per aggrapparsi sui sostegni. Possiamo mettere, per esempio. del bamboo nel vaso in modo da permettergli di salire. E’anche adatta ai vasi appesi, in questo caso i rami scendono creando un bell’effetto pendente.
Collochiamola dove più ci piace, anche in bagnio, un luogo che spesso manca di verde. Tra l’altro è risaputo che purifica l’aria. Assorbe agenti inquinanti tossici di vario genere, sia che giungano dall’esterno sia che siano interni. Irrighiamo con moderazione anche durante l’estate.
Vanno bene due, massimo tre annaffiature alla settimana, mentre in inverno molto meno. La cosa migliore è procedere per immersione ed alla vaporizzazione delle foglie per aumentare l’umidità. Esponiamolo alla luce indiretta. Durante la stagione fredda mettiamolo in un a zona in cui la temperatura non scende al di sotto dei 12 o 15 gradi.
Che cosa fare se il noostro pothos presenta gli steli sofferenti
Queste sono le regole principali, vediamo dunque quali sono le problematiche che potremmo riscontrare e come porvi rimedio. Se le foglie si ingialliscono molto probabilmente diamo troppa acqua o vi è un ristagno nel sottovaso o nel terriccio. Se anche i rami sono gialli e deboli potrebbe essere dovuto ad una mancanza di nutrienti essenziali, come ad esempio l’azoto.
Procediamo con delle miscele fatte in casa. Usiamo i fondi del caffè, oppure la cenere della legna mescolati con acqua. Oltre a questo la pianta necessita anche di umidità che le consente di dilatare i pori responsabili degli scambi gassosi. Facciamo, dunque, attenzione a dove la posizioniamo.
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Non mettiamola al sole diretto o troppo vicino ai termosifoni. Quando le punte sono marroni e si seccano invece significa che scarseggia di irrigazione, le radici non hanno abbastanza liquido e non arriva alle estremità. Se vi sono invece delle macchie scure sul fogliaame probabilmenete la nostra pianta ha accusato un brusco cambio di temperatura.
Se sono gli steli a cambiare colore ed apparire molli, le cause possono ricercarsi nel terriccio che spesso presenta della muffa sulla superficie. Sentiamo se vi è anche un cattivo odore. Questo potrebbe essere segno che le radici si stiano guastando. I segnali sono quelli di avere chiaramente esagerato con l’innaffiatura, o di avere una terra di scarsa qualità, oppure un vaso troppo grande.
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Un’altra possibilità è che l’acqua utilizzata sia infetta, compromessa da alcuni tipi di muffe che poi, a contatto con le radici, le portano a marcire. Cambiamo subito il vaso ed il terriccio. Eliminiamo tutte le radici compromesse con cesoie disinfettate. Puliamole bene e usiamo un funghicida naturale come lo zolfo puro. Rinvasiamo in terra con perlite o argilla espansa oppure corteccia.