Chi ha scelto di aderire ad una dieta vegana non può consumare il miele prodotto dalle api, ma può sostituirlo in questo modo
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Il miele è un prodotto naturale conosciuto ed utilizzato fin dall’antichità. E’ un alimento nutriente ed estremamente benefico per il nostro organismo. Un tempo veniva definito il cibo degli dei. Utilizzato per dolcficare le pietanze, è stato trovato in uno stato di perfetta conservazione in alcune tombe egizie.
Gli dei dell’Olimpo, secondo la mitologia greca, pasteggiavano con nettare e ambrosia per mantenersi forti ed eterni. Zeus si nutriva con il latte della capra Amaltea e con il miele che riceveva dalle figlie di Melisso. I romani lo descrivevano come una sostanza che cadeva dal cielo. Virgilio ne parla nelle Georgiche e così altri autori.
Nel Medioevo rimase la visione quasi celestiale di questo prodotto fino all’Ottocento, periodo in cui la chimica organica fornì la spiegazione scientifica di come veniva prodotto dalle api. Anche nelle Sacre Scritture sono numerose le informazioni relative a questo prodotto benefico. E tutte le testimonianze hanno un comun denominatore: il valore alimentare e terapeutico del miele.
Oggi sono ancora molte le persone che utilizzano il miele per i suoi benefici, altre semplicemente per dolcificare tè, caffè e tisane. Ma alcune hanno deciso di eliminarlo dalla propria dieta perchè prodotto dalle api. Si tratta di coloro che hanno scelto di aderire a una dieta vegana, completamente priva di ingredienti di origine animale.
Come preparare in casa il miele vegano
Il miele è decisamente di origine animale. E’ frutto, infatti, del laborioso lavoro delle piccole api, piccoli insetti indicatori dei livelli di inquinamento e dei cambiamenti climatici. Se ne parla spesso, ultimamente, perchè sembra che la loro sopravvivenza sia a rischio, così come la nostra.
La spiegazione data da chi sceglie la dieta vegana è che le api si nutrono di nettare e polline dei fiori, lo portano all’alveare e lo trasformano in miele. Questo servirà all’ape stessa per nutrirsi durante la stagione invernale. Poichè l’alveare è concepito come un organismo unico, le api forniscono a ciascun simile la scorta adeguata. Senza il miele l’alveare morirebbe di fame.
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L’industria, spesso, preleva il miele e lo sostituisce con un composto zuccherino che non sembrerebbe adatto a nutrire le api stesse. In questo modo si altera il processo biologico degli insetti impollinatori portandoli, a volte, all’inevitabile fine. Esistono queste realtà, purtroppo, ma è giusto ricordare che esistono anche persone che amano e curano le api nel completo rispetto della loro natura.
In questo periodo sul web stanno circolando alcune ricette che cercano di sostituire il miele con preparazioni a base di frutta e zucchero. Si possono usare diversi tipi di frutta. C’è chi utilizza la mela o del semplice succo di un’arancia. La scelta dipende dal gusto personale di chi vuole provare a cucinare il finto miele.
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Il procedimento è, comunque, lo stesso. Per un barattolo da 750 grammi, ci serviranno 250 ml di succo di arancia, 50 ml di succo di limone, 50 ml di succo di mandarini e 500 grammi di zucchero. Mettiamo tutto in una pentola sul fuoco. Mescoliamo fino a quando non avremo ottenuto la caratteristica consistenza del miele.
