Le balene della Groenlandia hanno modificato le dinamiche di migrazione a causa del cambiamento climatico: vediamo insieme cosa sta succedendo
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Il cambiamento climatico e il riscaldamento globale stanno modificando dinamiche naturali di ecosistemi interi. Anche la morfologia del nostro Pianeta è in progressiva metamorfosi, ma in negativo. Gli stravolgimenti a cui stiamo assistendo riguardano molti aspetti fondamentali per la vita della Terra.
Lo scioglimento dei ghiacci, l’innalzamento del livello dei mari, la desertificazione, la deforestazione, tutto sta impattando con l’ambiente in modo catastrofico e continuo. La distruzione degli habitat mette sempre più in pericolo le specie del nostro Pianeta che non riescono ad adattarsi agli eventi meteo estremi.
Le balene e i problemi con la migrazione
Le specie non si adattano o modificano alcuni dei comportamenti insiti nel loro vivere. Un esempio ce lo forniscono le balene della Groenlandia che abitano i mari più a nord del Pianeta. La loro vita in inverno si svolge nel Mare di Bering, ma le abitudini migratorie le portavano a spostarsi più a nord in primavera.
L’attraversamento dello Stretto di Bering per arrivare nel Mar dei Ciukci e nel Mare di Beaufort, vale a dire nell’Artico. Lì passavano le primavere e gli autunni, ma ora nell’Artico il ghiaccio si sta sciogliendo e assottigliando e le balene percepiscono il cambiamento rallentando i tempi migratori delle stesse.
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Le balene hanno allungato i loro tempi di permanenza nel Mar Artico e tendono a non rientrare nel loro habitat naturale. Facile intuire che il motivo sia legato all’innalzamento delle temperature e allo scioglimento dei ghiacci. Il team di ricercatori dell’Oregon State’s Marine Mammal Institute lo ha rilevato attraverso le misurazioni effettuate.
Preoccupazione per la loro salute a lungo termine a causa di questi cambiamenti nelle abitudini che potrebbero cagionare non pochi disturbi alla specie. A questo si aggiunge il fatto che altre specie si ritrovano nello stesso mare per le stesse motivazioni. La condivisione degli stessi spazi marini potrebbe innescare una negativa competizione rispetto alle risorse nutritive della regione. Se più specie si ritrovano nello stesso periodo dell’anno negli stessi mari le difficoltà possono emergere e provocare notevoli problemi.
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E questo potrebbe accorciare le aspettative di vita della specie. Le balene infatti vivono in genere tra i 50 e i 75 anni, ma alcune sono arrivate a sopravvivere un intero secolo. Ma le evidenti interferenze messe in atto dai cambiamenti climatici potrebbero compromettere i tempi di sopravvivenza e salute di questi incredibili giganti dei mari.
